Il nuovo Milan di Barbara Berlusconi e senza Adriano Galliani ha voglia di ripartire da figure storiche legate al club rossonero e che ricreino quel senso di appartenenza che sembra essersi perso negli ultimi tempi. Paolo Maldini, escluso sempre dalla società a causa dei rapporti non idilliaci con l'attuale amministratore delegato, è il primo nome della lista della neo-presidentessa: andrà a ricoprire l'incarico di direttore sportivo, oggi di competenza di Ariedo Braida, che a gennaio può essere la prima vittima illustre della ricostruzione. Negli ambienti del mercato, in molti lo vedono a Genova sponda blucerchiata.

Ma sul ritorno di Maldini al Milan pesa la grande incognita rappresentata dal Paris Saint Germain, club ancora alla ricerca di un sostituto di Leonardo e molto interessata a proporre un incarico di prestigio allo storico capitano rossonero. Un interesse datato nel tempo, che non ha lasciato indifferente lo stesso Maldini, come conferma il quotidiano francese L'Equipe. Il PSG avrebbe il grande vantaggio di poter garantire un ruolo fin da subito alla bandiera milanista, mentre Barbara Berlusconi dovrà attendere il Cda di aprile per rendere noti i componenti del gruppo di lavoro che caratterizzeranno la rivoluzione societaria della prossima estate. A livello puramente affettivo, la priorità di Maldini è un ritorno al Milan, ma la corte pressante della società transalpina e del suo presidente Nasser Al-Khelaifi rischia di mettere subito i bastoni tra le ruote al progetto di rinascita rossonero.