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  • Tramontana: 'Handanovic ha fatto il suo tempo: Onana, il discepolo di Eto'o è il futuro della porta'

    Tramontana: 'Handanovic ha fatto il suo tempo: Onana, il discepolo di Eto'o è il futuro della porta'

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    Ormai ci siamo, dopo 10 anni di indistruttibile fede nerazzurra Handanovic dovrà abdicare e lasciare il suo posto ad una nuova generazione.

    Fa un po’ strano perché ormai eravamo abituati a urlare il suo nome e, non vederlo più difendere la porta nerazzurra, sarà quantomeno strano. La storia di Samir la conosciamo tutti, portiere forte, sicuro e affidabile arrivato dall’Udinese in silenzio per sostituire uno dei migliori numeri uno della storia interista: Julio Cesar.

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    Non era facile il compito di Samir, soprattutto perché l’Inter in cui è arrivato lui
    aveva molti problemi
    e, dopo tanti successi, stava scivolando in uno dei periodi più difficili della sua storia. Eppure Handa è rimasto sempre fedele alla causa interista nonostante l’impossibilità di giocare la Champions League e guadagnare quindi un palcoscenico che, essendo uno dei migliori portieri d’Europa, avrebbe meritato. Samir ha trascorso anni duri senza mai però creare problemi, ha resistito e alla fine è stato ripagato, prima dalla qualificazione in Champions poi dalla fascia di capitano e, infine, dalla vittoria tanto sospirata dello scudetto.

    Ma adesso a 37 anni e dopo qualche incertezza di troppo è ovvio che l’Inter abbia il dovere di guardare al futuro e di girare quindi pagina. Non è un mistero che la dirigenza nerazzurra abbia più di un nome in agenda. In questi ultimi mesi però le voci su Onana, giovane e forte portiere dell’Ajax, si sono fatte sempre più insistenti.

    Conosco il giocatore da parecchi anni e, sin dal primo momento in cui l’ho visto
    giocare, sono rimasto davvero impressionato. Nato in un piccolo paese del Camerun Onana deve la sua prima fortuna nientemeno che a Samuel Eto’o che lo prese nella sua accademia dopo che un suo osservatore glielo segnalò. Proprio un eroe del Triplete lanciò quindi la carriera dell’attuale portiere dell’Ajax.

    Nel 2015 dalla cantera del Barca Onana si trasferì all’Ajax B guadagnandosi l’anno dopo la prima squadra. Correva l’anno 2016 e i lancieri avevano appena perso l’allenatore De Boer (approdato con disastrosi risultati proprio all’Inter) e il portiere Cillessen trasferitosi proprio al Barcellona.

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    Da lì in poi il giovanissimo camerunense non uscì più dal campo facendo le fortune sue e della squadra. Forte e veloce di riflessi fra i pali, bravo nelle uscite soprattutto quelle basse e ottimo a coprire lo specchio della porta, Onana si presenta anche come una vera e propria occasione di mercato.

    Il suo contratto con i lancieri scadrà il prossimo giugno e la possibilità di acquistarlo a parametro zero sta facendo gola a molti club europei. Nonostante la squalifica per doping (farmaco usato dalla moglie assunto per sbaglio) che scadrà il 4 novembre, Onana si sta già allenando per rientrare in forma partita.

    Il suo rientro però non sarà con la maglia dell’Ajax, Overmars su questo è stato molto chiaro: “Abbiamo deciso che André inizierà gli allenamenti di squadra con lo Jong Ajax (la nostra Primavera).  Ora siamo andati avanti senza di lui e abbiamo acquistato due portieri proprio durante la sua squalifica. Entrambi sono importanti, uno esperto e uno di talento. La squadra ha già iniziato la stagione ed è in fase di costruzione”.

    Ovvio che il futuro del giovane portiere non sia da cercare in Olanda. Onana, che nel 2019 è stato inserito nel migliori 10 portieri del mondo dalla rivista France Football, sembra però essere entrato nei decisi radar di Marotta e Ausilio.

    Se davvero Andrè dovesse essere il futuro tra i pali dei nerazzurri ne sarei entusiasta. Onana è giovane, già pieno di esperienza internazionale e capace di garantire tanti anni ad alti livelli con margini di miglioramento ancora molto elevati. Insomma l’eredità anche per lui sarà difficile da gestire, sarà l’erede di Handanovic, e saprà che i termini di paragone saranno oltre a Samir, Julio Cesar, Toldo, Pagliuca e Zenga. Non sarà facile per lui ma per chi arriva da lontano di impossibile non c’è niente.

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