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  • Tramontana: 'Inter, derby pareggiato solo per sfortuna. Super Calhanoglu, ora però si scelga un rigorista'

    Tramontana: 'Inter, derby pareggiato solo per sfortuna. Super Calhanoglu, ora però si scelga un rigorista'

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    È stato un grande derby, una partita che fin dalle coreografie delle rispettive curve faceva capire di essere speciale. Un applauso va fatto alla curva sud che ha sorpreso tutti con la sua meravigliosa dedica ai medici e alle vittime del
    Covid
    . Bravi davvero! 

    Tornando a parlare di calcio giocato ci tengo a dire che sono molto contento della mia squadra. L’Inter ha giocato una grande partita che, obiettivamente, avrebbe meritato di vincere. Non mi appello alla sfortuna (anche perché anche il Milan alla fine si è fermato al palo) ma alla mancanza di brillantezza al momento di chiudere le tante azioni costruite dalla squadra. Contestualizziamo. Il Milan poteva permettersi il lusso di gestire la partita l’Inter purtroppo no. La pressione, per via dei 7 punti di ritardo in classifica, era tutta sulle spalle degli uomini di Inzaghi, in quanto una sconfitta non avrebbe chiuso definitivamente le speranze scudetto ma inevitabilmente avrebbe reso il percorso e la rimonta molto più difficili. Una squadra normale si sarebbe fatta schiacciare dalla pressione e dalla paura di sbagliare cosa che l’Inter non ha fatto.  A volte forse mi dimentico che questa squadra è campione in carica e che lo scudetto non lo ha vinto per caso. 

    Sono deluso dal risultato ovviamente perché il gol ce lo siamo fatto da soli e non abbiamo sfruttato ciò che in 90 minuti siamo stati capaci di costruire, ma la prestazione e il modo in cui la mia squadra ha affrontato il match mi ha reso felice. Ovvio che si debba migliorare, bisogna tornare ad essere cinici e vittoriosi (zero vittorie nei confronti con le 4 big già affrontate non sono abbastanza per provare a ripetere la cavalcata dello scorso anno) ma la squadra rispetto a un mese fa sembra aver cambiato marcia. Voglio aprire una parentesi su Calhanoglu. Il turco, insieme a Perisic, è stato il migliore in campo, ha affrontato i suoi ex con la testa alta e ha dimostrato loro il suo grande valore. 

    Andiamo alla sosta con il muso lungo di chi ha sprecato un’altra occasione ma consapevoli del fatto che il cammino è ancora lungo e che lo spirito e l’organizzazione di squadra stanno tornando quelli del recente passato. L’Inter è un gruppo solido che il suo nuovo allenatore sta contribuendo a tenere saldo e unito in vista degli obiettivi futuri. 

    Nota stonata: urge scegliere un rigorista senza che si rischi di dover fare ancora “bim bum bam “ per chi deve tirare, si rischia troppo spesso di incappare in scherzi del destino non richiesti e forse evitabili. La strada è lunga la squadra c’è, ci vuole solo più cinismo è un pizzico di “fondoschiena” in più.

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