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  • 'Triade Sicura', indagato per truffa Enrico Nigiotti: l'intercettazione telefonica sull'incidente a Sanremo

    'Triade Sicura', indagato per truffa Enrico Nigiotti: l'intercettazione telefonica sull'incidente a Sanremo

    La Procura di Livorno accusa di "associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona" 18 professionisti tra medici, avvocati e informatici. Due sono in carcere, tre agli arresti domiciliari e cinque sono stati raggiunti da provvedimenti d'interdizione dall'esercizio della professione. La presunta banda avrebbe falsificato documentazioni sanitarie di incidenti stradali per far ottenere ai propri clienti risarcimenti sovrastimati da parte delle compagnie assicurative per un valore di 650 mila euro. L'operazione è denominata "Triade Sicura".  

    Altre 71 persone sono state indagate perché avrebbero consentito l'alterazione dei loro referti medici. Tra queste, come si legge sul Corriere della Sera, c'è anche il cantautore Enrico Nigiotti, 33 anni. Il quale non ha nessun provvedimento cautelare ed è solo inquisito. Su di lui il sospetto di aver accettato di falsificare o alterare in concorso con altre persone la documentazione sanitaria di un incidente stradale facendo pagare all'assicurazione un risarcimento di circa 12 mila euro.

    Nigiotti ha scritto su Facebook: "Non sono a conoscenza degli atti di indagine avendo saputo solo il titolo di reato per il quale si sta procedendo. Io sono rimasto coinvolto un anno fa in un brutto incidente stradale nel quale ho rischiato la vita. Confido di poter chiarire il prima possibile la mia posizione ma, al momento, devo ancora ricostruire i fatti e recuperare i documenti relativi al risarcimento del danno derivante da quel sinistro. Ho piena fiducia nella magistratura e valuterò con il mio avvocato le iniziative da intraprendere a tutela della mia persona. Al momento posso solo dichiarare la mia estraneità a qualsiasi fatto di natura illecita, avendo sempre agito nel pieno rispetto della legge". 

    I sospetti su Nigiotti scaturirebbero da alcune intercettazioni nella quali il cantante avrebbe dato il suo assenso alla falsificazione di referti medici per un incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto lo scorso anno mentre stava raggiungendo Sanremo. A suo carico ci sarebbero alcune intercettazioni nelle quale uno degli arrestati, il medico legale Francesco Papini, 62 anni, farebbe il nome del cantautore raccontando a due amici dell’incidente accaduto a Nigiotti che "poi non s’è fatto nulla" e un presunto incontro con il cantante durante il quale Papini spiega al suo interlocutore le modalità con cui avrebbe alterato le lesioni riportate durante l’incidente.

    Nelle intercettazioni il dottor Papini dice a Nigiotti: "Allora qui s’è fatto una bella cosa... mi raccomando... tra noi, eh. Una doppia lesione... dietro le spalle" e poi gli indica una serie di procedure da seguire e come comportarsi durante la visita del medico dell’assicurazione ("poi ti dico come devi muovere la spalla..."). Tre giorni dopo Papini parla con Nigiotti al telefono e, secondo le carte dell’inchiesta, "fornisce ulteriore conferma delle modalità truffaldine con cui sono state create lesioni in realtà inesistenti". Per poi esprimere disappunto perché Nigiotti di fronte al medico dell’assicurazione si era presentato indossando una canottiera che, con la lesione falsamente diagnosticata, non avrebbe potuto indossare. 

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