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  • Udinese:|Emozioni e dubbi

    Udinese:|Emozioni e dubbi

    I Cavalieri che fecero l’impresa: a sentire i friulani in settimana sembrava di dover andare a Napoli al patibolo. Invece Guidolin ha dimostrato con i fatti di aver costruito un gruppo non una squadra. Il cerchio con tutto lo staff e la panchina  a inizio gara è solo un indizio, il risultato è la conferma. Nato da uno spirito di corpo unico, un uno per tutti, tutti per uno che l’Udinese incarna davanti a mille difficoltà: Sanchez, Di Natale e Isla fuori sono perdite che anche una grandissima squadra soffrirebbe. L’Udinese tramuta la settimana di polemiche e la sfiga in forza e la vittoria è netta, inequivocabile.

    Le parole per descrivere quel che proviamo lo deleghiamo ai tifosi che alle due di notte vanno a Ronchi ad abbracciare la squadra, ai ragazzi della nord che prima della partenza si sono raccolti per dare incoraggiamento.
    La forza di questa squadra che ha perso due partite molto per cola sua e molto per colpa di sviste, è saper risorgere sempre. Con un pubblico che la ama perché incarna i valori di una terra abituata alla sfortuna ma che non si è mai pianta addosso.
    A Napoli pensavano invece il contrario: hanno provocato fino all’ecesso, e alla fine sono stati vittime di loro stessi della loro euforia nel sapere delle assenze friulane, della loro mancanza di essere squadra.
    In sintesi la partita è qui.
    Più largamente l’udinese si rimette in corsa Champions e ora fa ancora più paura perché vince anche senza le sue stelle. Il Napoli invece si ridimensiona notevolmente e l’Udinese potrebbe anche porsi come obiettivo quello di raggiungerlo in campionato.
    INLER - Dette le cose positive, c’è un piccolo caso che nasce da supposizioni. Inler dopo il meraviglioso gol non esulta. Perché? Molti pensano al mercato. Ovvio che sia così. Se però fosse come supposto allora c’è da preoccuparsi. perché Inler non vale 10 milioni, vale tanto per il Napoli, visto che gli ha fatto praticamente perdere il titolo. Il suo valore economico di 16 milioni De Laurentiis l’ha già pattuito? Pozzo non ha detto che i big restano in caso di Champions e tutto si deciderà a bocce ferme? Cosa sta succedendo?
    mentre la squadra gira di nuovo a meraviglia non vorremmo che i procuratori abbiano fatto con la società come fanno i dollari per Paperon de Paperoni. Lasciare dubbi ora sarebbe un rischio per il proseguo del campionato. Lui cerca di smorzare ma lascia ancora più perplessi: “Non so nulla. Mi concentro sull’Udinese, ho molti amici qui a Napoli e per rispetto non ho esultato”. Ancora più criptiche le ulteriori spiegazioni: "Ho tanti amici in Svizzera che mi hanno scritto che non segno mai. Non esultato per loro". La cosa che fa male è la mancanza di chiarezza, se non di sincerità. I tifosi friulani hanno sempre mostrato amore verso lo svizzero, ci si atende anche una cessione ma serve farlo con stile. Quel che è accaduto al san Paolo manca di rispetto ai friulani e porta rispetto agli avversari. Incomprensibile. Speriamo che la società abbia il coraggio, per una volta, di farlo parlare chiaramente senza censure o interviste preformattate. Inler è una pedina fondamentale. E soprattutto oggi come oggi non era il caso di renderlo vulnerabile a ulteriori voci. La squadra può risentirne. E' già successo in passato. Non basta per ora quel che dice Larini, perché stride con le altre dichiarazioni: "Non è il caso di fare dietrologia inutile. Non diamo spiegazioni scontate. Gokhan aveva una cosa sua personale. Era solo 'arrabbiato' dentro".
    Anche Guidolin, infine, ha una sua versione: Non serviva in campo, in quel momento. Vi assicuro tuttavia che Gokhan in spogliatoio ha gioito
    ABBRACCI - Però gli abbracci di tutta la squadra con staff e panchina prima della gara, e l’abbraccio alla fine anche con Inler, ma i dubbi su di lui e sul mercato restano. Vedere i bianconeri uscire da leoni deve far pensare ai giocatori che qui si sta costruendo un qualcosa di inimmaginabile, che il prossimo anno potrebbe divenire immenso. A loro la scelta: lasciare una impronta indelebile nel calcio o essere uno dei tanti che lascia Udine e magari si perde o non emerge?
    FORZA - A parte questo l’Udinese esce non solo con tre punti che allontanano la Roma e riavvicinano la Lazio, ma soprattutto trova un gruppo che può sopperire alle assenze. Una cosa non da poco in queste 5 ultime gare dove si deve dare il 110% per realizzare il sogno Champions. Un sogno che significa anche mercato. Come detto molte volte da Pozzo se sarà massima competizione la squadra non si smantella. Ora però aspettiamo i fatti che seguano le parole. Perché l’esperienza del 2005 fa da monito e certi errori non si possono ripetere. La Samp è un’altro esempio negativo da non imitare. Se si vuole crescere si deve anche continuare con un progetto che non è solo un nome, ma è quello che Guidolin ha costruito.
    Deludere i tifosi non sarebbe una gran mossa. Anche perché il Paròn ha detto più colte che il bilancio permette di non dover vendere. E i 20 milioni di una eventuale Champions devono essere investiti per fare una Udinese ancora più perfetta.
    RESURREAZIONE - Una settimana prima di Pasqua l’Udinese risorge, ma va sottolineato che non è mai morta. A Lecce un gol regolare è stato annullato, con la Roma è storia recente. Di certo il credito con la fortuna la rende ancora più compatta.
    Ora quindi va capitalizzato tutto questo: lasciando i mercanti fuori dal tempio, e accontentando solo chi di Udine no0n ne vuole prorpio sapere. Ma non è comunque questo il momento di parlarne.
    SANCHEZ - A proposito di mercato, è indigesto come l’emittente di Dear Mr Murdoch non perda occasione per parlare di Sanchez che va via. La risposta del giocatore è normale (‘vedremo a fine anno’ e si rifà alla questione Champions). Invece c’è chi la travisa e scommette già dove potrebbe approdare. bene Larini che risponde a tono: “Sanchez ha detto anche che a Udine sta bene e un anno in più non gli dispiacerebbe”. Zitti e mosca!
    Però ci attendiamo anche prese di posizione su altre dicerie.
    Quella sul cileno al Napoli l’abbiamo tarpata sul nascere e a Napoli molti giornali hanno dovuto fare dietro front. Una nostra piccola vittoria, ma serve che la società risponda a tutto, anche se noioso.
    Rimane il caso Inler che rovina una festa che ha qualcosa di speciale. Ci sono cose che i soldi possono comprare. Le emozioni non hanno prezzo. Comunque vada questa Udinese regala emozioni.


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