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  • Udinese, Gino Pozzo: 'Squadre B? Mossa ormai necessaria'
Udinese, Gino Pozzo: 'Squadre B? Mossa ormai necessaria'

Udinese, Gino Pozzo: 'Squadre B? Mossa ormai necessaria'

Gino Pozzo, figlio del patron dell'Udinese Giampaolo e consigliere d'amministrazione del club friulano, ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero Veneto. 'I tanti acquisti stranieri? La nostra non è preclusione nei confronti del mercato italiano, tutt'altro - chiarisce Pozzo -. Sono le regole del nostro calcio a spingerci sempre più all'estero per garantirci un futuro roseo. La possibilità di allestire squadre B? È un argomento che ho già toccato pubblicamente un paio di anni fa, ma adesso mi sento di dire che si tratta di una mossa necessaria per garantire, dal punto di vista tecnico, un futuro al calcio italiano, non solo a una società come l'Udinese. La maturazione dei nostri giovani è più lenta. Se un sudamericano gioca da professionista a 18 anni, un italiano riesce a farlo di media a 20-21. A questo punto che fare dei nostri ragazzi, anche di talento, per quei due-tre anni? Mandarli in prestito nelle serie minori? Non te li fanno giocare. Oppure lo fanno ma senza badare alla crescita del giocatore. In linea di massima tutti sarebbero d'accordo: meglio investire in una squadra B che sprecare tempo e risorse col torneo Primavera, dove i giocatori giovani si confrontano quasi esclusivamente tra loro. Lo scoglio è la Lega Pro e il suo presidente Macalli: non ne vuole proprio sentire parlare delle squadre B. I problemi di sostenibilità del movimento calcio a quel livello dovranno essere affrontati prima o dopo. Io dico: ma non è meglio per una squadra della Lega Pro affrontare, anche per gli incassi, un'Udinese B, una Juventus o un Milan B, piuttosto che un'avversaria senza giocatori perchè prossima al fallimento? La vecchia C sarebbe un campionato giocato da futuri campioni. I ragazzi della under 21 spagnola che hanno battuto l'Italia dove pensate abbiano giocato, escluso qualche caso isolato? Il presidente federale Abete non può solo lamentarsi per il numero sempre maggiore di stranieri in arrivo, deve anche muoversi. Prendete il nostro Granada, in Spagna. Adesso la squadra B è nella serie C locale ed è stata allestita con elementi spagnoli'.

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