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  • Udinese poco brillante:| Guidolin 'Vai di brillantante'

    Udinese poco brillante:| Guidolin 'Vai di brillantante'

    Da adesso in poi non si può più sbagliare. Dopo un fisiologico calo di prestazioni, l'Udinese deve ritrovare lo spirito giusto per affrontare al meglio questo decisivo finale di campionato. Alla vigilia della delicata trasferta di Siena, il tecnico bianconero Francesco Guidolin ha parlato nella consueta conferenza stampa pre-partita e sciolto alcuni dubbi sulla formazione e sullo stato di forma dei suoi ragazzi.

    Mister anche questa volta dovrà gestire tante assenze, è un grande problema? 
    “Speravo di recuperare Basta e Benatia perché a inizio settimana avevo avuto buone sensazioni. Invece andiamo a Siena senza il marocchino, senza il serbo e privi di altri elementi della squadra. Si avvicinano partite ravvicinate e credo che sia meglio non rischiare, bisogna tenere duro”.

    I dati statistici descrivono il Siena come una delle squadre meno pericolose della Serie A, ma con la quinta difesa del campionato. Cosa ne pensa? 
    “Uno che fa calcio non guarda questi dettagli. Siena è una bellissima realtà, è fuori dalla zona retrocessione grazie al gioco e all'organizzazione, attraverso il lavoro fatto da un allenatore esordiente, ma che meritatamente è arrivato nella massima categoria. Faccio i miei complimenti a Sannino per il lavoro e per i risultato ottenuti fin qui. Il Siena è un avversario molto insidioso, una squadra che ha talmente chiaro l'obbiettivo che vuole raggiungere che se non saremo pronti dal punto di vista nervoso avremo molte difficoltà. Ci siamo preparati per domani e siamo molto carichi e determinati. Il Siena è un avversario difficile per tutti, anche per l'Udinese che, ricordo, è sempre l'Udinese”.

    Armero ha recuperato la forma migliore? 
    “Il colombiano ha svolto due settimane di lavoro senza lo stress delle partite ravvicinate e ora mi sembra più brillante. Mi auguro che sia pronto, in ogni caso in quella posizione dispongo anche di Pasquale che sta facendo bene”.

    I tifosi desiderano arrivare in Champions, per lei sarebbe un buon traguardo anche l'Europa League? 
    “Io dico che siamo in corsa per l'Europa e non son dove arriveremo. La stagione è stata insidiosa, difficile e piena di complicazioni. Essere ancora lì è molto importante, è segno che la squadra sta facendo una grande stagione ancora una volta. Vicino a noi ci sono squadre con grandi ambizioni, ma noi abbiamo le nostre e come dicono i miei ragazzi, e come dico io, lotteremo fino alla fine tirando fuori l'ultima goccia di sudore che ci resta per raggiungere il miglior risultato possibile”.

    La squadra può essere stanca? 
    “Non credo, vedo i ragazzi lavorare con profitto e secondo me hanno recuperato quasi tutti una buona dose di vivacità. È evidente che quando giochi tre volte alla settimana è difficile avere questa freschezza, alla lunga diventa complicato per tutti. Apro una parentesi: oggi il Barcellona gioca contro l'Athletic Bilbao che giovedì è sceso in campo in Europa League a Gelsenkirchen. Tutti questo è assurdo. Credo così facendo non si rispetti l'umanità e la professionalità dei giocatori”.

    Più che le energie la squadra deve recuperare brillantezza? 
    “Casomai compreremo il brillantante. Noi ci proviamo, lavoriamo e abbiamo la possibilità di fare un buon finale di campionato. Sarebbe importante avere quasi tutti i giocatori a disposizione per fare delle scelte e giocare, sotto quel punto di vista, alla pari con gli altri. Comunque chi si è allenato ha recuperato una buona dose di vitalità. I problemi fisici arrivano anche per il sovraccarico delle tante partite che rendono più probabile un infortunio”.

    In settimana Battocchio ha detto che la forza della squadra sta nel gruppo, nel sentirsi tutti fratelli. È ancora così?
    “Deve esserlo. Abbiamo l'obbligo di fare più punti possibili. Per ottenere questo obiettivo dobbiamo essere una squadra e avere la coesione necessaria”.

    Il Siena in caso di sconfitta rischia di essere risucchiata in zona retrocessione. Il calendario da questo punto di vista può essere decisivo?
    “Se avessimo fatto un punto a Firenze e un punto a Genova avremmo una classifica diversa. Dobbiamo puntare su noi stessi, consapevoli che affrontiamo una squadra che sputerà l'anima e che noi dovremo fare lo stesso, senza regalare nulla agli avversari, perché quando abbiamo regalato qualcosa siamo tornati a casa senza punti”.

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