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  • Udinese: Salonicco è caduta. Trionfo al Toumba!

    Udinese: Salonicco è caduta. Trionfo al Toumba!

    La notizia del prepartita è che Armero non ce la fa, al suo posto Guidolin sceglie l’ex nerazzurro Pasquale. Il colombiano rimane in panchina e il tecnico prova la soluzione Abdi mezzala al fianco di Pazienza. Asamoah ritorna in campo tra le zebrette oltre un mese dopo l’ultima apparizione col Cesena. Il tandem d’attacco è formato dall’inedita coppia Fabbrini-Floro Flores. Nella bolgia del “Toumba” i ritmi sono subito molto alti con l’Udinese che non pare per nulla intimorita dal tifo infernale dei supporters di casa. La prima conclusione verso la porta di Handanovic è scagliata da Giannou, ma ci vuole ben altro per superare l’estremo difensore sloveno. Dopo cinque minuti Danilo ruba il tempo a Malezas sul corner teso di Pasquale e il gol è di quelli pesanti. Il brasiliano non arriva tardi al suo primo appuntamento col gol in bianconero. La rete infonde coraggio agli uomini di Guidolin che, subito dopo, bussano alla porta di Kresic, con un rasoterra di Fabbrini. All’11 per poco il portiere di casa non combina la frittata. Nel tentativo di rinviare il pallone colpisce Cirillo in pieno volto e per poco non causa il più comico degli autogol. Ma non è giornata per i greci. Una bomaba di Floro Flores su una punizione toccata da Domizzi piega la mano aperta di Kresic e gonfia la rete ellenica per la seconda volta. Il Paok, a cui adesso servono tre gol per qualificarsi, reagisce e colpisce un palo con Cirillo, lesto nel deviare la traiettoria di Garcia dalla bandierina. I pericoli peggiori per i friulani arrivano dal corner di destra, ma Malezas non trova fortuna, proprio come i suoi predecessori. L’Udinese continua a creare occasioni importanti e va vicina alla terza marcatura con un potente rasoterra di Floro Flores. I bianconeri, per l’occasione in arancione, si inseriscono negli spazi lasciati dai padroni di casa e diventano travolgenti. Abdi non trova la porta e il secondo centro personale in Europa League per pochi centimetri. Boloni corre ai ripari con l’inserimento di Georgiadis per Stafylidis. Il fuoco arde ancora nel cuore dalla città del Peloponneso non sembra essersi spento nonostante il doppio svantaggio. Giannou, lasciato colpevolmente libero di colpire, prende la mira ma non centra l’obiettivo. Nello spropositato recupero di quattro minuti concesso dal norvegese Harald non succede nulla e il Paok torna negli spogliatoi con due macigni sulla schiena.

    Un problema muscolare elimina Abdi dalla contesa e concede a Battocchio un’occasione unica. Dopo duecento secondi Floro ruba palla a Sznaucner che strattona la punta napoletana per la maglia. Harald fischia il penalty e scatena le proteste dei giocatori e dei tifosi di casa. Domizzi, dal dischetto, non si fa influenzare dall’ambiente ostile e dai laser puntati sul volto. Kresic battezza l’angolo sbagliato e l’Udinese vola sulle ali del triplo vantaggio. L’estremo difensore serbo si riscatta poco dopo quando vola ad evitare il poker sul tiro piazzato di Fabbrini. Entrano Apostolopoulos e Nimani, ma i buoi sono scappati. Al 26’ ci prova Salpingidis senza successo. E’ l’ultimo sussulto del Paok. L’Udinese consuma la vendetta per l’eliminazione di dodici anni fa e interrompe la striscia di undici risultati utili consecutivi in campo europeo del Paok nel più scintillante dei modi. Negli ottavi i bianconeri affronteranno la vincente dello scontro tra i belgi dell’Anderlecht e gli olandesi dell’AZ Alkmaar.

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