Udinese caput mercato. Gli intrecci del calciomercato estivo passano per il Friuli. Su tutti i maggiori organi di stampa italiani e esteri si parla quasi esclusivamente del fenomeno Sanchez e della telenovela Inler. A Udine ci si è messi il cuore in pace su due partenze: quella di Zapata e quella, appunto, dello svizzero.Effettivamente la piazza è tranquilla, perché conosce il modo di operare della famiglia Pozzo. Negli anni ci sono state partenze illustri, da Bierhoff ad Amoroso, passando per Quagliarella e Pizarro. Sono tutti stati sostituiti con altri campioni grazie alla lungimiranza della dirigenza.

Inler mancherà per il suo modo di essere, per la pacatezza e la cortesia che usava fuori dal campo, per il suo essersi calato perfettamente nella realtà imparando anche la lingua friulana, ma il suo contributo in campo sarà adeguatamente sostituito. Rimarrà sempre il ricordo del giocatore e dell'uomo, ma è giusto che anche lui provi a tagliare il traguardo delle sue ambizioni. La società friulana ha capito che trattenere qualcuno controvoglia è controproducente (vedi caso D'Agostino) e quindi si sta muovendo con attenzione sul mercato.

Se Sanchez vorrà restare ancora un anno a farsi le ossa all'Udinese, ben venga. Se arriverà un'offerta irrinunciabile, allora vada. Attenzione, però, i Pozzo vaglieranno bene anche le contropartite tecniche, perché sostituire il gioiellino cileno sarà molto difficile. Il sogno Champions è troppo ghiotto per lasciarlo sfumare, e per passare il turno preliminare (con le squadre che sono in lizza), l'Udinese deve rimanere competitiva. Per Sanchez c'è la possibilità di essere protagonista assoluto e crescere ancora. Magari l'anno prossimo il suo sarebbe un addio da vera star.