Piccolo riassunto: 15 punti, 18 gol subiti, 16 segnati, 3 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. Andamento medio, non lento alla De Piscopo, per l'Udinese. Decima posizione in classifica, che non è negativa per questo inizio di stagione. La serie A, nelle prime posizioni, ha le sue protagoniste; subito dopo il gruppone di chi ha cambiato e di chi deve trovare la giusta identità. L'Udinese quantomeno segna abbastanza, il gol lo trova.  

La carta di identità del club friulano, nelle ultime due stagioni, nei 'segni particolari' recava scritto 'sorpresa'. Una sorpresa che, ora, è incognita. Troppo presto per dare giudizi, troppo presto per emettere sentenze o per affibbiare l'etichetta di 'delusione'. In Friuli c'è sempre stato il vizio di dimenticare in fretta quanto fatto da una squadra che si è insinuata nello strapotere delle grandi città. La nota stonata è l'Europa League. Dopo una partenza con il botto a Liverpool, le due scoppole con gli svizzeri dello Yong Boys.

Un peccato, perché il girone sembrava abbordabile, e tanta fatica per arrivare in alto in campionato lo scorso anno potrebbe essere stata vanificata da due passaggi a vuoto. Ancora due gare per sperare in una qualificazione difficilissima e per tenere alto il ranking europeo. Prima il Parma di Donadoni allo stadio Friuli. Tra assenze per infortuni, e tanta voglia di ripartire.