Ripartire da dove ci si è fermati. Imperativo d'obbligo in casa Udinese, dopo le buone prestazioni contro Sampdoria e Cesena (che hanno portato in dote 4 punti). A Brescia la squadra di Guidolin non può e non deve fermarsi, perché l'ultimo posto in classifica è ancora dei bianconeri. Le rondinelle sono una delle sorprese di stagione, la posizione attuale deve mettere bene in guardia Di Natale e compagni. Niente reti incassate negli ultimi 180', e questo significa che qualcosa è cambiato: non solo un modulo più 'coperto', ma anche un'attenzione maggiore e più concentrazione.

Su questo sta lavorando tanto l'allenatore veneto. Per risolvere i problemi che l'Udinese si porta dietro da tempo, 58 i gol presi nella passata stagione, non è solo questione di allenamento: ci vuole la testa. Zapata lo ha dichiarato: 'Il mister mi parla tantissimo, mi ha responsabilizzato e voglio ripagare la sua fiducia'. Citiamo Zapata perché è il difensore che è stato più criticato in questo periodo. Nel reparto più arretrato c'è stata anche la scoperta di Benatia, il franco-marocchino che, scommettiamo, ben presto sarà uno dei nomi più richiesti nel calciomercato.

Non sarà del match German Denis. El Tanque ha disputato la sua prima amichevole sabato scorso, ma la forma migliore è ancora lontana. Su di lui sono riposte le tantissime speranze dei tifosi friulani perché, nel primo scorcio di stagione, il reparto più avanzato non ha prodotto quanto sperato. I friulani hanno il triste primato del peggior attacco della serie A. Ancora nel limbo Antonio Floro Flores e Antonio Di Natale, un gol a testa, non pervenuto Sanchez. Il cileno, alle prese con le voci di mercato e con una condizione non ottimale, non è ancora al suo massimo livello. Tutti lo vogliono (in Inghilterra e in Italia), ma il salto di qualità non è stato fatto. Se Guidolin lo valorizzerà del tutto, lo renderà incontenibile.