'Io tutta la mia gloria la devo a tante corse / ad ogni mia vittoria / alle occasioni perse / al miglior tempo in prova / ad ogni pista dura la mia bravura'. E' una parte del testo de 'Il campione', canzone di Franco Califano che parlava di motori, ma che si può benissimo accostare ad Antonio Di Natale. Infinito, immenso e intramontabile. Il campione napoletano ha voluto ricordare il 'Califfo' con una maglia celebrativa dopo i gol contro il Chievo. 

'Tutto il resto è noia' e, forse, dopo Di Natale a Udine tutto potrebbe diventare noia. I numeri sono cresciuti ancora: 170 gol in serie A, 14° nella classifica marcatori di sempre in serie A. Assieme a Francesco Totti è il goleador in attività più prolifico. Per lui sarà realizzata anche una statua in 3D da un'azienda friulana, che ha deciso di celebrare il suo gol numero 150 con la maglia bianconera (messo a segno col Pescara) ritraendo il numero 10 proprio nell'istante in cui sta per firmare la storica rete agli abruzzesi. 

Prima o poi smetterà. Meglio poi. Perché, come ha detto Guidolin, può andare avanti ancora per un paio di campionati sia di testa, sia di fisico. Totò ci sta pensando a mollare, un'idea ce l'ha sicuro, ma deciderà a fine stagione. Il più grande rimpianto rimane quello di non aver vinto un trofeo con la sua Udinese, ma lui nella storia del calcio friulano e italiano c'è già. La maturità calcistica è arrivata tardi, ora è leader assoluto, carismatico, forte. Quasi impossibile pensare ad un'Udinese senza di lui.