E alla fine il 'Friuli' si arrese. Niente impresa per l'Udinese in Europa League. Nonostante la grinta della squadra e quella del pubblico (per la prima volta numeroso), l'illusione di passare il turno, dopo il 2-0 in passivo dell'andata contro l'AZ Alkmaar, è durata meno di un tempo. Il ricordo va subito alla partita del 2009 contro il Werder Brema. Anche in quell'occasione l'Udinese ribaltò il risultato dell'andata nel primo tempo, per poi crollare nel secondo. E da gennaio i bianconeri sembrano davvero essere entrati in una spirale negativa senza fine.

Stanno cominciando a uscir fuori critiche anche verso Guidolin, reo per qualcuno di aver sbagliato le scelte sugli uomini da mandare in campo. Critiche davvero ingenerose, a dire il vero, che non tengono conto della grave perdita che comporta un infortunio come quello occorso a Isla. La mancanza del cileno si fa sentire in modo pesantissimo; a questa va aggiunta quella di Basta, con il risultato che la fascia destra è priva di spinta. Su quella di sinistra, poi, Armero mostra segni di stanchezza e, senza propulsione sugli esterni, a Di Natale arrivano pochissimi palloni.

Contro l'AZ la difesa era priva di Danilo, e Benatia è uscito subito per infortunio. Non è semplice cambiare due uomini fondamentali in corsa senza subire scossoni; e lo scossone, in questo caso, è stato il gol di Falkenburg che ha regalato la qualificazione agli olandesi. Purtroppo non si può essere molto positivi neanche in campionato, dato che gli infortuni e gli uomini contati restano, e il prossimo avversario sarà un Napoli ferito dall'Europa come l'Udinese, stanco e arrabbiato.