Uno, due, tre. In due giorni l'Udinese ha ceduto un giocatore per reparto: Zapata, Inler e Sanchez. Per il cileno manca l'ufficialità, ma sembra questione di dettagli. Sono partenze importanti e significative, ma Zapata e Inler a Udine avevano fatto la loro storia e probabilmente avevano finito un ciclo. L'addio di Sanchez apre, invece, ad una serie di interrogativi: come verrà sostituito? È plausibile un cambio di modulo? Anche Guidolin avrà i suoi bei grattacapi. Con il preliminare di Champions che incombe e la squadra ancora da inquadrare.

La gente friulana, intanto, ha già un nuovo idolo: Barreto. Si punta tantissimo sul brasiliano, che per caratteristiche fisiche si 'sposa' bene con Antonio Di Natale. Il reparto d'attacco vede anche il neo acquisto Fabbrini, che ha già impressionato, mentre sembra caduto di nuovo nel dimenticatoio German Denis. Difficile capire, al momento, quale potrebbe essere il suo impiego. A centrocampo ci sono due nomi su cui puntare: Abdi, che sembra poter essere il trequartista ideale, e poi c'è un Doubai tutto da scoprire.

Da parte dei tifosi, dopo le cessioni importanti, c'è stata qualche perplessità, ma vige la massima fiducia nei Pozzo, i quali hanno promesso 'sorprese' in entrata, secondo i canoni che hanno contraddistinto la politica societaria negli ultimi anni. Insomma, l'Udinese al momento è un blocco di argilla nelle mani del tecnico di Castelfranco Veneto, che dovrà riplasmare la sua creatura. L'obiettivo? Magari a forma di Coppa Campioni.