Per dirla alla Guidolin, 'meno 7'. I punti che mancano alla salvezza, alla famosa quota 40: quella che, in linea teorica, permette di stare tranquilli. Quella che è sempre stata l'obiettivo dichiarato dall'Udinese in tutte le ultime stagioni. Quella che rappresenta una linea da cui, poi, i friulani sono soliti ripartire. 

È un'asticella che, a livello psicologico, una volta saltata dà il via libera ad un atteggiamento mentale più sereno. Nelle ultime stagioni è sempre stato così: dopo i 40 l'Udinese è stata piú spregiudicata ed è arrivata ai preliminari di Champions. Quest'anno la concorrenza è più agguerrita. Per la Champions durissima, per l'Europa League dura. Juventus e Napoli corrono a parte, quinta ingranata; Lazio, Fiorentina, Inter, Milan hanno la quarta.

L'Udinese è al limite tra terza e quarta con il Catania, aspettando la rivoluzione della Roma. Questione di marce e benzina da qui a maggio. Questione di autista: Guidolin è più esperto (anche per questioni anagrafiche) rispetto ai colleghi. Il motore ha sempre funzionato fino a fine corsa gli anni passati, merito di una preparazione mirata e curata. Questione di sprint...