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  • Udinesemania: Sandro, un recupero prezioso

    Udinesemania: Sandro, un recupero prezioso

    • Nicola Santarossa
    Sandro Raniere Guimarães Cordeiro, 30 anni compiuti da poco, è passato in bianconero nel mercato di gennaio per aiutare la squadra a superare il momento di forte crisi e condividere con i nuovi compagni quell’esperienza maturata durante la sua permanenza in Premier League; il brasiliano, infatti, può annoverare sul proprio palmares ben 127 presenze nel campionato inglese, dove ha vissuto i suoi anni migliori, riuscendo ad esordire anche nella Nazionale maggiore quando vestiva la maglia del Tottenham.

    Arrivato già infortunato dal Genoa, parentesi sfortunata della sua carriera, il centrocampista ha recuperato solamente nel corso delle ultime settimane, esordendo contro il Bologna davanti ai suoi nuovi tifosi, subentrando a 20’ dal termine: dopo un breve spezzone di gara contro la Juventus, Sandro ha conquistato, anche grazie alle tante assenze nella mediana friulana, un posto da titolare nel match contro il Napoli, disputando una prestazione più che sufficiente.

    Tant’è vero che il sudamericano non si è lasciato sfuggire l’opportunità per far intravedere le sue principali doti, fondamentali per il recupero palla e la costruzione del gioco bianconero: l’intensità e la forza fisica di cui dispone, fanno di Sandro un vero e proprio mastino, garantendo grande spessore in mezzo al campo.

    Nonostante la stazza imponente e una tecnica da non sottovalutare, ciò che distingue l’interditore ex Grifone è il carisma e la grinta che possiede: nelle ultime uscite si è notata molto l’attitudine con cui subito ha saputo incitare i compagni, spronandoli ed incoraggiandoli. Ha dimostrato grande attaccamento e maturità, anche al di fuori del campo.

    Sabato arriverà il Genoa e sarà proprio lui, conoscendo la sua vecchia squadra, a consigliare ai propri colleghi ed al nuovo arrivato Tudor dove pungere gli avversari, in quella che sarà la gara più delicata della stagione; il suo apporto, assieme ad una piena guarigione, può essere fondamentale per il raggiungimento della salvezza e per la crescita professionale di chi gli sta vicino.
     

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