Il 'Friuli' del futuro. In un paese, l'Italia, in cui la legge sugli stadi langue, a Udine è partito il conto alla rovescia per il nuovo stadio. L'obiettivo della società bianconera è quello di partire con i lavori già il 13 maggio, il giorno dopo la fine del campionato. Ottenuto il diritto di superficie dal Comune di Udine per 99 anni, nelle casse comunali entrerà un canone complessivo pari a 4 milioni e 455mila euro. 

Poi, la burocrazia impone un doppio bando per la demolizione del vecchio impianto e per l'avvicinamento del terreno di gioco alla tribuna. Impianto che nei progetti dovrebbe essere pronto nel 2014 con 25mila posti tutti coperti, Sky box e suite dotate di ogni confort, accessi a internet wi-fi, due ristoranti, diversi bar, due maxi schermi e persino la predisposizione per costruire due piscine: 21 milioni e 500 mila euro di investimento per i Pozzo. Tutto questo per portare pubblico e spettacolo. 

Dopo la Juventus (unica ad averlo realizzato) e i vari progetti italiani (come per Inter e Roma), l'Udinese sarà la prima squadra di provincia con uno stadio moderno e funzionale. Questo potrebbe cambiare anche gli obiettivi sportivi, e quelli dei calciatori bianconeri. Più ambizioni, meno voglia di cambiare aria. Più introiti economici, più mercato. Forse anche più risultati. Anche se materialmente non è stata ancora posata, questa è la prima pietra importantissima per il futuro dello sport e del calcio friulano.