Uefa, Ceferin: 'Coronavirus? Niente panico per Euro 2020. Nessuna guerra con il Manchester City'
CASO CITY - "Come altri club, sono un nostro asset e li rispetto. Non voglio dire che ora non ci piace il Manchester City. Ci piace, sono un nostro club, ma questo processo è una cosa separata nella quale non intendo interferire. Non posso commentare sul City o su altri casi, per due ragioni. La prima è che non so nulla a riguardo, la seconda è che non è corretto per un presidente commentare il caso che sta trattando un organo indipendente. Quindi, è impossibile dire altro. Battaglia legale? Non combattiamo nessuno. Difendiamo professionalmente la nostra posizione. Non mi piace parlare solamente di Man City. Abbiamo punito dai cinque ai dieci club a stagione. E' una procedura regolare, vedremo. Dialoghi con i responsabili della sanzione? Non ho mai parlato di questo caso con nessuno di loro. Accordo con il City? Ne dubito. Ma ancora, non voglio commentare. Non credo però sia possibile. Quando arriverà la decisione del CAS? Dura dirlo. Per quello che ho sentito, è un grande caso e dovrei chiedere ai nostri legale quali siano i tempi soliti per la decisione. E' veramente impossibile dirlo. Se il City arriverà in finale o andrò a una partita in Champions League ovviamente ci incontreremo, ma non parlerei del caso. Non conosco molto bene i leader del club. Ho incontrato il presidente due volte penso, e ho incontrato il CEO quattro o cinque volte a eventi diversi. Hanno giocato bene contro il Real Madrid, un bel calcio. Giusto negare partecipazione se vincono la Champions? Prima decide il CAS, non commentiamo. Chiunque vinca la Champions va bene. Non è un problema. Vedrei una bellissima finale a Istanbul, è l'unica cosa che mi interessa. Chi dice che io debba avere un punto di vista? Organi indipendenti sono indipendenti, non voglio interferire o avere un'opinione".
FAIR PLAY FINANZIARIO - "Siamo riusciti a fermare le perdite nel calcio europeo ed è stato un successo. In futuro, penso che dovremo adattarlo, dovremo cambiare alcune cose. Ne stiamo già parlando, ma è un po' presto per condividerle con voi. Forse dovremo ammodernarlo, fare un passo avanti. Ma non penso che succederà presto. Non parleremo concretamente delle varie idee prima degli Europei. Non so se siano stati fatti errori. Probabilmente sì, dappertutto si fanno errori. Ma i cambiamenti che faremo, se li faremo, avverranno perché il calcio cambia come industria. Sempre più denaro entra. Dovremo permetterlo? Ma qual è la conseguenza se permetti a più denaro di entrare? Non è qualcosa che cambiamo perché non funziona, ma l'obiettivo è stato raggiunto e ora dobbiamo vedere cosa fare per un bilancio competitivo, perché il FFP non è esattamente un bilancio competitivo. Per un bilancio competitivo, probabilmente ci serviranno diverse misure. Critiche? Alcune hanno ragione, altre no. Stiamo riflettendo molto su questo. E' giusto non permettere ad altro denaro di entrare? Che tipo di denaro? Come? Cosa vuol dire se investi troppo? Devi pagare una tassa su quello e darlo a chi non può investire e aiutare a risolvere il problema del bilancio competitivo. E' una discussione che sta andando avanti. Non significa che cambi le regole perché quelle prime erano un fallimento. A volte devi modernizzare. Ogni industria, calcio compreso, sta cambiando".
RAZZISMO - "Sanzioni deboli? Parliamone. Stadi vuoti sono sanzioni deboli? Le persone dicono tante cose, la cosa principale del razzismo è il razzismo in società. Anche in Inghilterra e abbiamo l'aiuto delle autorità. Abbiamo bisogno che i Paesi aiutino, non che i politici arrivino e urlino che la UEFA deve fare di più. Potremmo essere più restrittivi, forse ora la procedura a tre fasi sarà rispettata ovunque. Potremmo anche cambiare le regole, ma non puoi dire semplicisticamente che le nostre sanzioni sono deboli e così deludiamo le persone. Non penso sia così. Togliere punti ed escludere squadre dalle competizioni? E' una possibilità. E' possibile se si ripete alle stesse squadre o alle stesse associazioni nazionali. E' una possibilità. Non porta un benefit alla UEFA, ma continueremo a supportare quei giocatori che vogliono abbandonare il campo. Nessuno ha il diritto di dire che devono subire gli insulti e l'umiliazione. La percezione di UEFA, FIFA E IOC è che non siamo mai duri abbastanza. Che siamo corrotti e cose simili. Non è sempre così. Stiamo trattando ogni settimana situazioni del genere. Stiamo investendo molto. Stiamo sanzionando e le associazioni nazionali capiscono. Hanno 50mila persone e cinque idioti che distruggono il calcio in un paese. A quegli idioti non interessa niente del calcio. Vogliono andare in tv, far vedere che hanno fermato la partita. Non dico che non dovremmo fermarli, ma non è facile fidatevi. E' una grande sfida e un problema sociale. Non solo razzismo, è sessismo, omofobia e molto altro. Quindi non è facile. E' facile dire 'sanzionate, spedite fuori questo Paese o qeusto club', ma aiuterebbe? Pensate che questi idioti non tornerebbero a una partita? Lo farebbero, perché avrebbero successo. Non è facile".
CORONAVIRUS - "Pericolo per Euro 2020? E' una cosa seria ovviamente. Qualcosa che dobbiamo trattare prima di ogni altro problema, organizziamo molti eventi. Sono ottimista, penso ancora che le cose saranno tenute sotto controllo prima dell'inizio degli Europei. Non sono preoccupato. Non siamo così in là da dover parlare di scenari concreti. Siamo calmi e fiduciosi, per ora è tutto sotto controllo. Ridurre il numero di nazioni partecipanti o giocare a porte chiuse? Non voglio neanche pensarci perché al momento siamo sicuri che tutto andrà come da programma. Abbiamo già prenotato gli hotel, sarebbe un problema se non accadesse. Andare nel panico, urlare ogni giorno, minacciare, non vuol dire prendere la cosa seriamente. Farlo vuol dire presentare la situazione al pubblico in maniera corretta, ma allo stesso tempo restare calmi senza andare nel panico".
CALCIO FEMMINILE - "Europei femminili? La Champions League finale è sold out ogni anno. Il calcio femminile sta crescendo. Investiamo molto e pensiamo di doverlo fare. Stavamo perdendo milioni con gli Europei in passato, ora siamo vicini al pareggio. E lo abbiamo sempre detto: 'Non perdiamo soldi, li investiamo'. Quindi il prossimo anno ci saranno gli Europei in Inghilterra con finale a Wembley. Penso che sarà un punto di svolta per il futuro: se avremo successo nel riempire lo stadio, inizierà una nuova era per il calcio femminile".