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  • Ulivieri a CM: 'Pallone d'Oro? Ha deciso Mou; Scudetto: Inter in corsa'. Poi: mercato, Cassano, Totti, Mutu

    Ulivieri a CM: 'Pallone d'Oro? Ha deciso Mou; Scudetto: Inter in corsa'. Poi: mercato, Cassano, Totti, Mutu

    • Gianluca Minchiotti

    Primo appuntamento del 2011 con Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori e ospite fisso di Calciomercato.com. Al termine del girone d'andata, Ulivieri traccia un bilancio sullo stato delle cose nel massimo campionato italiano, un campionato quanto mai aperto a ogni soluzione. Poi, dopo aver parlato dei casi Totti e Mutu, l'ex tecnico del Bologna parla del mercato e, sul Pallone d'Oro, scherza: "Mourinho ha deciso che Iniesta non doveva vincerlo".

    Partiamo dalla Serie A. Si è concluso il girone d'andata di un campionato molto equilibrato e un po' pazzo, dove ogni certezza sembra sgretolarsi nel giro di poche giornate. Il Milan sembrava lanciato ma nelle ultime due gare casalinghe (Roma e Udinese) ha fatto un punto, la Juventus sembrava aver trovato un equilibrio che dopo la sosta ha clamorosamente perso, l'Inter pareva finita e invece è rinata.

    "Il campionato attuale si sta dimostrando equilibrato e imprevedibile come tutti quelli che seguono un Mondiale. C'è tanto equilibrio, tanto che ad oggi non mi sentirei di fare un pronostico, perché penso che possa succedere veramente di tutto. Il Milan, a differenza dell'Inter nelle passate stagioni, non ha ancora avuto la forza di ammazzare il campionato, che è ancora aperto a ogni soluzione. Anche l'Inter è ancora assolutamente in corsa. C'è più equilibrio, verso il basso, cosa che consente anche a squadre che a inizio stagione erano considerate di seconda fascia, come Napoli, Lazio e Palermo, di viaggiare a braccetto con le tre grandi storiche e la Roma".

    Il Milan sta inserendo, con successo, Cassano, che ha già confezionato tre assist vincenti in due gare. Allegri presto dovrà trovargli un posto da titolare e uno fra Pato e Robinho dovrà lasciargli spazio, visto che Ibrahimovic è intoccabile. Come vede la soluzione Cassano dietro a due punte?

    "E' chiaro che tutti e quattro non possono giocare insieme. Cassano dietro a due punte, Ibrahimovic e Pato, o Ibrahimovic e Robinho, è una soluzione attuabile, ma a una condizione: la disposizione al sacrificio da parte dei tre davanti, e di Cassano in particolare, che dovrebbe riuscire a correre, rientrare e coprire con costanza. In ogni caso, è una soluzione che Allegri può adottare".

    L'Inter, con Leonardo, è risorta. Allora il pessimo andamento dei nerazzurri in campionato era tutta colpa di Benitez?
    "No, assolutamente, Benitez a inizio stagione era primo in classifica quando aveva tutti a disposizione e poi quando ha recuperato un po' di giocatori dagli infortuni ha vinto il Mondiale. Detto, questo, Leonardo secondo me è un bravo allenatore e in questo primo periodo all'Inter è stato bravissimo a lavorare sulle motivazioni. La squadra, e qualche giocatore in particolare, sembrano aver ritrovato una condizione che sembrava smarrita".

    Capitolo Juve. Fino alla vittoria con la Lazio sembrava da scudetto. Poi sono arrivati il pareggio subito dal Chievo al 93' e le batoste con Parma e Napoli. Cosa succede ai bianconeri?

    "Contro il Parma è stata una partita strana. Dopo 3' perdi l'attaccante più in forma, Quagliarella, e poco dopo resti in dieci per un raptus di follia di Melo. Una gara strana, un passaggio a vuoto che in una stagione, dopo una serie di gare positive, ci può anche stare. La sconfitta più preoccupante invece è stata quella di Napoli, dove contro una diretta concorrente la Juventus ha subito un ko veramente pesante".

    Alla Roma invece è scoppiato un nuovo caso Totti, dopo il suo ingresso in campo al 90' nel match con la Sampdoria. Si è parlato di mancanza di rispetto da parte di Ranieri nei confronti del capitano giallorosso...

    "Allora, io ho visto tutta la partita, dal primo all'ultimo minuto, e secondo me Ranieri non ha sbagliato una mossa a Marassi, dal punto di vista dell'impostazione della gara e per quanto riguarda i cambi. La Roma ha perso per due errori grossolani di un suo giocatore, Juan, non ha neanche perso per errori complessivi del reparto difensivo. Per quanto riguarda poi l'episodio di Totti nello specifico, un giocatore come Francesco, che è bravo, intelligente e simpatico, deve essere anche bravo in certe occasioni a calarsi una maschera sul volto e ad abbozzare, come capita di fare agli allenatori quando magari un giocatore commette errori come quelli di Juan".

    A Firenze, invece, nuovo caso Mutu. Come vede la situazione che si è creata fra l'attaccante rumeno e la società viola?

    "Mutu ne ha combinata un'altra delle sue, non è la prima volta. La Fiorentina ha fatto benissimo ad adottare certi provvedimenti, mettendolo fuori rosa e fuori dal mercato".

    A proposito di mercato, fra le squadre di vertice chi ha più bisogno di rinforzi e in che reparto?
    "Il Napoli per completare il mosaico già buono ha bisogno ancora di un difensore. Britos, difensore di gran valore, potrebbe essere il giocatore ideale. La Juventus ha preso Toni, che porterà la squadra di Del Neri a giocare anche in un modo un po' diverso rispetto a quanto fatto finora, con palloni lunghi in area. Certo, insieme a Toni servirebbe una seconda punta, visto l'infortunio di Quagliarella".

    A sorpresa, Messi ha rivinto il Pallone d'Oro, che, fino a pochi momenti prima della cerimonia di premiazione, sembrava appannaggio di Iniesta. Il più stupito della cosa è sembrato l'allenatore dei due campioni del Barcellona, Guardiola, la cui espressione, al momento di leggere il nome del vincitore, dice più di tante parole...

    "Ha deciso Mourinho, non aveva detto che Iniesta non meritava il premio? A parte gli scherzi, quando si parla di giocatori di un tale livello, si lascia sempre scontento qualcuno, chiunque vinca".

    Concludiamo questo appuntamento parlando della Serie bwin, facendo anche qui un breve bilancio a metà stagione. Quale squadra l'ha impressionata di più finora?
    "Il Novara è stato la miglior squadra della stagione fino a questo punto, nonostante l'ultimo periodo non positivo. Il merito è di Tesser, un allenatore che troppo spesso è stato sottovalutato. Bertani e Gonzalez? Non sono solo giocatori di categoria, ma potrebbero dire la loro anche in Serie A".


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