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Ulivieri a CM: 'Scudetto per Milan e Napoli. Un monumento per Zamparini'

Ulivieri a CM: 'Scudetto per Milan e Napoli. Un monumento per Zamparini'

  • Gianluca Minchiotti

Consueto appuntamento settimanale con Calciomercato.com per Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori. Nel mirino del capo dei tecnici italiani questa volta ci sono il derby di Milano e i suoi sviluppi, il Napoli di super Cavani e il 'mangia allenatori' Zamparini. Le 'sentenze' di Ulivieri: "Lotta scudetto fra Milan e Napoli, l'Inter sceglie la Champions. Per Zamparini un monumento dagli allenatori".

Dal derby di Milano di sabato escono due vincitori, Allegri e Pato, e due sconfitti, Leonardo ed Eto'o. Partiamo dai tecnici: quale è stata la chiave della gara?

"Direi la freschezza del Milan, mentale più che fisica. Al di là di tutti i discorsi tattici, è stata questa la chiave di volta della gara. L'Inter ha subìto il gol a freddo, ma poi non ha saputo reagire, esponendosi in modo quasi passivo, per una buona parte del secondo tempo, agli attacchi rossoneri. La vittoria del Milan, contro un'Inter che mi è sembrata un po' stanca, più mentalmente che fisicamente, va letta in termini psicologici".

Passiamo agli attaccanti. Eto'o sta disputando una grande stagione, ma nei match contro Milan e Juventus, quelli più sentiti dal popolo interista, ha fallito due occasioni da rete che hanno dell'incredibile. Sul versante rossonero, invece, Pato ha fatto la differenza: senza Ibrahimovic, il brasiliano entra più nel vivo del gioco, è più partecipe e, soprattutto, decisivo. Con il rientro dello svedese dalla squalifica cosa succederà?

"Per quanto riguarda Eto'o, ci sta di sbagliare qualcosa ogni tanto, anche se si tratta di errori gravi. Il camerunese ha trascinato l'Inter per quasi tutta la stagione, a tratti da solo. Quindi è normale che poi arrivi anche il momento di tirare il fiato. Per quanto riguarda Pato, mi sembra la conferma che sia il momento degli attaccanti di movimento, più che di quelli da area di rigore. Lo si è visto anche nella Roma, ad esempio, in particolare nel primo tempo con la Juventus. Il Milan sabato, senza Ibra, ha disputato la partita più bella della sua stagione giocando con attaccanti che non davano punti di riferimento. Cosa succederà con il rientro di Ibra? Toccherà ad Allegri farli coesistere, ma non sarà un problema. Il problema è far coesistere i brocchi, non i campioni".

Per l'Inter è già il momento di scegliere fra campionato e Champions?

"Se l'Inter è quella vista sabato sera, credo di sì, è il momento delle scelte, perché difficilmente riuscirebbe ad arrivare a vincere entrambe le competizioni. Ripeto, però, se l'Inter è quella vista contro il Milan. Già con lo Schalke, se l'Inter ripeterà la prestazione offerta nel derby, sarà difficile, ma non credo che sarà così".

Alle spalle del Milan, in seconda posizione, ora c'è il Napoli del matador Cavani, all'ennesima tripletta stagionale. La squadra di Mazzarri ora allo scudetto ci crede davvero, anche se, per scaramanzia partenopea, quella parola non viene mai nominata.

"Contro la Lazio il Napoli ha vinto una gara non facile. Il Napoli ha fatto una grande gara e gli è andata bene anche sotto il profilo degli episodi, come altre volte gli era andata male".

Per lo scudetto è lotta a due Milan-Napoli?
"Credo di sì, con l'Inter concentrata sulla Champions".

Per il quarto posto, che dà il lasciapassare per i preliminari di Champions, è sfida a tre fra Udinese, Lazio e Roma. Chi vede meglio?
"Fino a domenica avrei detto Udinese, senza dubbi. Oggi dico ancora Udinese, ma con qualche dubbio".

In settima posizione, anche se in rimonta, resta la Juventus. Nelle ultime due gare, Del Neri ha utilizzato il 4-3-3, una soluzione che sembra aver avvantaggiato soprattutto Krasic, forse più propenso a puntare la porta avversaria piuttosto che a faticare sulla fascia e a crossare.

"A Roma Del Neri ha utilizzato il 4-3-3 solo per le prime fasi della gara, passando poi al suo collaudato 4-4-2. Per quanto riguarda Krasic, è presto per dire che faccia meglio giocando nei tre davanti, piuttosto che nei quattro di centrocampo. Ci vorrebbero altre controprove. Certo è che quella di spostare gli esterni verso l'interno del campo è una tendenza diffusa. Lo ha fatto anche la Fiorentina con Behrami".

Settimana scorsa a Roma è arrivato Thomas DiBenedetto, che ha già parlato da nuovo proprietario della società giallorossa, in attesa dell'ufficializzazione del trasferimento di proprietà. Che impressione le ha fatto?

"Ho sentito un'intervista che ha rilasciato. Con la prima proprietà americana, il calcio italiano segue la stessa strada intrapresa già da qualche anno dal calcio inglese. Il fatto che capitali stranieri vengano investiti in Italia è positivo".

Un altro presidente, Zamparini, ha allungato la sua collezione di allenatori esonerati. Questa volta è toccato a Cosmi, che lascia il posto a Rossi, richiamato dopo essere stato esonerato poche settimane fa.
"Credo che come associazione allenatori dovremmo fare un monumento a Zamparini, intanto perché ha dato un altro stipendio e poi perché, nel frattempo, ha permesso a Rossi di riposarsi e di recuperare energie, prima di rimetterlo al lavoro".

Un altro allenatore che torna in panchina è Colomba, a Parma. E' l'uomo giusto per i ducali?

"Quella di Parma è una situazione difficile, c'è bisogno di calma e saggezza. Credo che in questo senso Colomba sia l'allenatore giusto".


 


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