Ulivieri: 'Mancini sbaglia, vedo bel calcio anche in D. Ma su una cosa ha ragione'
Mancini sbaglia quando dice che in Italia nessuno gioca bene. Perché le ragazze del Pontedera (Serie C femminile) giocano bene. La Pecciolese, che partecipa al campionato toscano di Promozione, gioca bene; e gioca bene anche la Rignanese, che è nel Girone B di Eccellenza. In settimana ho visto i ragazzi del 2004 del Tau di Altofascio (scuola calcio Inter): giocano bene anche loro.
COME MICHELANGELO - Occorre però metterci d’accordo su che cosa vuol dire giocare bene. per "bel gioco", l'allenatore intende quando gli undici pensano la stessa cosa nello stesso momento e riescono a metterla in pratica. Non succede spesso, però, quando durante una partita la squadra va…, e va…, e poi va…. l’allenatore guarda estasiato e sente che è opera sua. Si sente quasi Michelangelo: “Perché non parli?”. Non succede spesso, ma può succedere ovunque: dalla Terza Categoria Dilettanti, fino alla Serie A e alla Champions League. E accade più spesso quando non si hanno grandi giocatori e si deve ricorrere al collettivo, alla squadra organizzata, a movimenti sincronizzati sia in attacco che in difesa: una squadra dove tutti pensano la stessa cosa nel medesimo momento. É il coro.
IL GENIO DEL SOLISTA - Da qui in avanti, però, ha ragione Mancini. Perché oltre al coro, ci vogliono anche i solisti, il genio, la creatività, l’invenzione, il colpo d’arte. L’ultima pennellata, che è quella di Messi, Suarez, Neymar, Ronaldo, Lewandowski, Robben, Benzema, Ibrahimovic, Aguero, Cavani ecc. In Italia ne abbiamo meno, sparsi un po’ in giro. Gioca bene il Crotone e gioca bene il Pescara. Non voglio parlare della Serie A, ma mi pare che tanti ottimi cori ci siano anche lì.
Renzo Ulivieri