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  • Ulivieri risponde ai lettori di CM: la mia verità sul Milan di Allegri e sugli arbitri e la Juve

    Ulivieri risponde ai lettori di CM: la mia verità sul Milan di Allegri e sugli arbitri e la Juve

    • GM

    Nell'appuntamento della scorsa settimana di Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori, con Calciomercato.com, due argomenti avevano suscitato reazioni, anche veementi, da parte di alcuni lettori: la definizione "Milan di Allegri" e il parere espresso sul gol fantasma di Fabio Quagliarella in Catania-Juventus.

    A Ulivieri, che aveva parlato di un "Milan di Allegri", più che di un "Milan di Ibrahimovic", ha replicato ad esempio l'utente whitepen, secondo il quale "il Milan di Allegri era un pianto senza Ibra e tutti i commentatori si superavano nel denigrarne il gioco e la solidità, con Ibraimovich la musica è cambiata perchè il Milan gioca con 13 uomini e le altre con 11!". Ora, ai nostri microfoni, Ulivieri ritorna sull'argomento: "Se si guardasse ai singoli, allora sarebbe anche il Milan di Abbiati, perché anche lui sta facendo cose eccezionali. Ma in realtà è il Milan di Allegri, perché questa squadra l'ha costruita lui. Ci sono i suoi concetti, c'è il suo sapere. Basta vedere come si muovono. Poi, che dentro il Milan di Allegri, Ibrahimovic si esalti, è un merito di Allegri. Basti pensare, ad esempio, che nel calcio di Guardiola, Ibrahimovic ha avuto delle difficoltà. Nel calcio di Allegri, che parte dalle caratteristiche degli uomini, Ibra si esalta".

    Parlando del gol non gol (era gol, come ha dimostrato la moviola) di Quagliarella, Ulivieri aveva parlato di "errore dell'arbitro, che equivale a tanti altri errori". Come sbagliano i calciatori, sbagliano anche gli arbitri. Su questo argomento, c'è chi, come TUTTOBIANCONERO, ha commentato: "Se gli errori arbitrali sono a favore della Juventus, gli arbitri sono venduti, quando però gli errori sono contro la Juve ci possono stare, l'arbitro è umano". Ulivieri precisa la sua posizione in merito: "No, io sempre parlato solo di errori. Detto questo, non mi piace parlare degli errori degli arbitri, ne faccio volentieri a meno. Se vedo che un arbitro sbaglia, parlo di errore, se no dico che ha fatto bene, punto. La condanna a morte a un arbitro non gliela dò, sia che sbagli a favore o contro la Juventus, sia che sbagli a favore o contro la Fiorentina o qualsiasi altra squadra". 

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