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  • Un cappuccino con Sconcerti: Covid, il calcio è in piena autarchia

    Un cappuccino con Sconcerti: Covid, il calcio è in piena autarchia

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    E’ triste leggere che i contagiati tra Inter e Milan sono già sei, ma che comunque il derby non è a rischio, come se fosse quella la cosa più importante. In più non è nemmeno vero. In questo momento non c’è una regola. Quelle vigenti sono state dichiarate inappropriate, superate dalla nuova gravità dell’epidemia. Infatti Juve-Napoli si giocherà, cioè si darà ragione al Napoli per non aver rispettato il protocollo e mandato giù tutto il vecchio castello di leggi. Se Inter o Milan decidessero di non giocare, nessuno in questo momento potrebbe obiettare qualcosa. Il Napoli ha fatto la sua scelta con due giocatori positivi, l’Inter di oggi ne ha il doppio. Aspettando nuove regole, siamo in piena autarchia.

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    Ci sono regole reali per non costringere il calcio a chiudere? Sì. Partendo da una piccola certezza: giocare all’aperto non è pericoloso, i contagi arrivano dai contatti al chiuso, quindi spogliatoi, dove si sosta a lungo, spostamenti, vita privata. La partita in se stessa è il minimo. E’ nel calcio al chiuso che bisogna intervenire. Non dimenticando comunque mai di incrociare le dita.

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