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  • Un cappuccino con Sconcerti: l'Europa League è sopravvalutata, dà troppo a chi la vince

    Un cappuccino con Sconcerti: l'Europa League è sopravvalutata, dà troppo a chi la vince

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    L’Europa League è nettamente sopravvalutata, regala cioè a chi la vince un valore molto più alto di quello che riceve dalle squadre. Chi vince l’Europa League non viene semplicemente ammesso in Champions League, cosa già questa discutibile, ma passa in modo automatico in prima fascia di sorteggio, cioè quello che mette insieme le migliori otto del continente e porta di conseguenza un sorteggio molto più favorevole.  Consente poi di giocare la Supercoppa europea e da questa stagione di partecipare al campionato del mondo di club, partecipazioni che portano almeno altri sei milioni da aggiungere ai sedici guadagnati vincendo la Coppa. 



    Tutto questo per un torneo che resta di poco prestigio tecnico. Tra le prime otto di questa stagione ci sono tre squadre attualmente in testa al loro campionato: Ajax, Dinamo Zagabria e Slavia Praga, tre campionati di un gradino storicamente diverso. L’ Arsenal è nono, lo United secondo, la Roma sesta, il Granada ottavo, il Villarreal settimo. Che c’entrano con la prima fascia della Champions? L’Europa League ha un valore intrinseco come trofeo quando la si vince, entra negli albi d’oro e negli algoritmi, ma non significa crescita. Il Siviglia l’ha vinta sei volte ed è rimasto il Siviglia. 

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