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  • Un cappuccino con Sconcerti: l'Europa sentenzia che in Italia non c'è più il vero calcio

    Un cappuccino con Sconcerti: l'Europa sentenzia che in Italia non c'è più il vero calcio

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    L’Europa League ha chiuso il giro di pareri sulla qualità del calcio italiano. Una sola squadra arriva tra le prime sedici della manifestazione. In Champions, né Inter né Juve sono in vantaggio. Squadre giovani, ancora in condizione come Napoli, Milan e Lazio, sono state mandate fuori con una facilità impressionante. L’intero vertice del nostro calcio è sparito. C’è qualcosa in più della pandemia, che ha colpito tutti. C’è qualcosa d’altro anche rispetto alla nuova povertà, che pure pesa tantissimo. 

    Sono vent’ anni che non produciamo più un fuoriclasse e facciamo fatica anche ad allevare quelli che arrivano da altri paesi. Ci diciamo di avere i migliori allenatori, ma nessuno di questi fa mai una differenza reale. Salvo essere tutti adorati e perdonati dalla propaganda locale. A nessun popolo in Italia sembra più interessare vincere. La vera cosa è escludere che vincano i nostri avversari. Non mettiamo più in discussione niente che non sia la fedeltà dei giocatori, i quali non hanno un dovere di fedeltà verso nessuno. Ci aduliamo e ci neghiamo da soli, gli altri non ci vedono. La profondità, gli spazi, la pressione alta, il gioco dal basso. Viviamo di dettagli inventati, mentre il calcio vero non c’è più. 

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