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  • Un cappuccino con Sconcerti: Pirlo offende la Juve e attacca i giocatori. Perché? Presunzione

    Un cappuccino con Sconcerti: Pirlo offende la Juve e attacca i giocatori. Perché? Presunzione

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    Le dichiarazioni di Pirlo nel dopo partita chiariscono tante cose. Provo a riassumere: “Loro sono abituati a queste partite, noi siamo in costruzione”; “i ragazzi non hanno capito che non devono correre a vuoto”; “Dybala e Kulusevski dovevano mettersi meglio in campo, abbiamo provato a stare sfalsati ma siamo rimasti troppo vicini, giocavamo tutti sulla stessa palla”; “il centrocampo? Ci sono i cicli, prima era composto da grandi giocatori internazionali, ora ci sono i giovani. Bentancur e Arthur hanno 22 anni, anche Rabiot è giovane”; “la posizione in campo la decidono i giocatori”. Queste non sono parole da allenatore della Juve, non sono proprio parole da allenatore.


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    In pochi secondi hai ottenuto di offendere la società che non offre più campioni, non hai preso nessuno responsabilità sulla sconfitta, sei andato contro tutta la squadra che non sa trovare le posizioni in campo e hai infine offeso anche il buon senso delle persone con la storia della gioventù di Bentancur, al quarto anno alla Juve, e quella di Rabiot, che ha debuttato nel Psg ben otto anni fa. Errori elementari che nessun tecnico farebbe mai. Troppo ingenui per non nascondere al fondo presunzione.

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