Calciomercato.com

  • Un cappuccino con Sconcerti: quando dovevo diventare direttore generale dell'Inter con Pellegrini

    Un cappuccino con Sconcerti: quando dovevo diventare direttore generale dell'Inter con Pellegrini

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    C’è stato un tempo in cui dovevo diventare direttore generale dell’Inter. E’ una cosa che ho gestito sempre con grande discrezione. Mi torna nel cuore adesso che mi associo agli auguri per gli ottant’anni del presidente Ernesto Pellegrini. Fu sua l’idea. Ne discutemmo per oltre un mese, tutti i giovedì a cena nella sua villa a San Siro. Allora dirigevo la redazione di Milano di Repubblica. Pellegrini voleva cambiare verso all’Inter, lasciare Trapattoni e prendere Orrico. Dalla marcatura a uomo a un gioco a zona forsennato. Un nuovo look per tutta la società. E pensava fosse necessario un dirigente nuovo, giovane (allora) e fuori dal calcio.


    Ascolta "Quando dovevo diventare direttore generale dell'Inter con Pellegrini" su Spreaker.


    Un mese dopo, e dopo aver scritto una frase su un foglio da lettere per la prova calligrafica della signora Pellegrini, non me la sentii di cambiare mestiere. Quando lo ringraziai ma tornai al giornale, lui disse che non avevo capito il senso intero dell’offerta. Aveva certamente ragione lui. Il responso calligrafico di sua moglie aveva comunque previsto tutto. Ricordo quei giorni con molta dolcezza, l’intera famiglia. Il segreto di quell’idea è caduto pochi mesi fa. Gli incontri sono diventati righe dell’autobiografia ufficiale del presidente. Auguri dunque, e soprattutto grazie ancora.

    Altre Notizie