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  • Un impianto ambientalista per il Forest Green Rovers
Un impianto ambientalista per il Forest Green Rovers

Un impianto ambientalista per il Forest Green Rovers

  • Pippo Russo
    Pippo Russo
Uno stadio ecologicamente corretto per la squadra della Foresta Verde. Sembra un gioco di parole. E invece si tratta di un progetto di stadio eco-sostenibile, avanzato dai Forest Green Rovers, che sta per diventare realtà. Lo scorso 18 dicembre lo Stroud District Council ha approvato la realizzazione dell'Eco Park, l'impianto da 5 mila posti disegnato da Zaha Hadid Architect e progettato per essere costruito quasi integralmente in legno. L'impianto dovrà sorgere in un'area all'altezza dell'uscita 13 dell'autostrada M5, che unisce Birmingham a Exeter, e fa parte di un progetto che prevede la realizzazione di un parcheggio da 1.700 posti auto e di altri due campi da calcio. Ciò che, oltre a dotare il club con sede a Nailsworth (militante in Football League Two, la quarta divisione della piramide calcistica inglese) di un asset d'altissimo valore, costituisce una sfida molto avanzata in termini di compatibilità ambientale del calcio professionistico.

Su questo piano ha scommesso il presidente del club, Dale Vince, imprenditore nel settore delle energie rinnovabili attraverso la sua Ecotricity,
nonché maggiore azionista e presidente del club dal 2010. In questi anni Mister Vince si batte da anni per l'adozione di stili eco-compatibli nel mondo del calcio. Operando anche qualche forzatura. Come quando nel 2011, da vegano militante, impose l'abolizione della carne rossa dalla dieta dei tesserati del club e ne impedì la commercializzazione allo stadio.

Il progetto di realizzazione dell'Eco Park è talmente innovativo in termini di eco-sostenibilità da essere stato insignito di un altissimo riconoscimento: lo United Nations Award Momentum for Change, conferito nel 2018. Ma a dispetto di tutto ciò, il progetto ha faticato per ottenere l'approvazione da parte dello Stroud District Council. Che lo scorso giugno aveva negato la concessione dell'area. In quel momento valsero gli argomenti contrari legati al fatto che, per quanto ecologicamente corretto, l'impianto avrebbe comunque un impatto pesante nella zona (soprattutto in termini di inquinamento acustico), e che l'area in cui dovrebbe sorgere è sottoposta a vincolo fino al 2031. Ma a sei mesi di distanza si è raggiunta una decisione diversa. E adesso si starà a vedere quanto il caso dei Forest Green Rovers farà tendenza.

@pippoevai

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