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  • Un rigore negato, due rossi e salvato dal Var: disastro Di Bello, è lui il protagonista di Torino-Fiorentina

    Un rigore negato, due rossi e salvato dal Var: disastro Di Bello, è lui il protagonista di Torino-Fiorentina

    Il pari maturato sul campo, frutto dei gol nel secondo tempo di Ribery e Belotti, passa in secondo piano dopo la prestazione estremamente negativa dell'arbitro Di Bello, divenuto col passare dei minuti l'indiscusso protagonisti della sfida tra Torino e Fiorentina che ha inaugurato la 20esima giornata di Serie A. Espulsioni, rigori negati, un paio di interventi decisivi del Var hanno caratterizzato l'agitata serata dell'"Olimpico Grande Torino.

    TESTA A TESTA - L'attenzione di tutti è stata catalizzata dall'episodio del minuto 72, quando Belotti e Milenkovic entrano in rotta di collisione e, dopo qualche scaramuccia verbale, finiscono testa contro testa. Il centrale della Fiorentina ha il torto di fare un movimento che induce a pensare alla volontà di assestare il colpo, ricevendo il rosso diretto da parte del "fischietto" pugliese. Il capitano granata, che si rende successivamente protagonista di una "sceneggiata", facendosi passare dalla panchina una borsa del ghiaccio dopo il lieve contatto con l'avversario, se la cava col giallo.

    MANCA UN RIGORE - La partita era però sfuggita di mano ben prima a Di Bello, che ha sulla coscienza un probabile calcio di rigore negato ai padroni di casa sullo 0-0 e che, in occasione dell'espulsione di Castrovilli a inizio ripresa, è stato letteralmente salvato dal Var. Tante, tantissime, le perplessità suscitate dallo scontro ad alta velocità tra Dragowski e Lukic, col numero uno viola che, dopo aver colpito il pallone, travolge nel prosieguo dell'uscita il centrocampista del Torino con una manata piuttosto evidente. Una situazione che, da protocollo, non può essere giudicato come un chiaro ed evidente errore e impedisce al Var Banti di intervenire.

    SALVATO DAL VAR - Cambia tutto al minuto 60, quando la rincorsa di Castrovilli nei confronti del solito Lukic, innescato da una gran palla di Zaza, si conclude con una spinta pochi centimetri prima della linea dell'area di rigore da parte del centrocampista viola. Di Bello concede la punizione e opta per il cartellino giallo, ignorando clamorosamente come Lukic, se non fosse stato abbattuto, si sarebbe trovato a tu per tu con Dragowski. Dalla sala Var arriva l'immediata segnalazione e l'automatica review dell'azione, che conduce al rosso diretto per Castrovilli. Una svista piuttosto marchiana quella di Di Bello in una serata davvero da dimenticare.

     
     
     

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