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  • La buonanotte di Bernardini: una Ferrari con due piloti, si arrende anche Hamilton

    La buonanotte di Bernardini: una Ferrari con due piloti, si arrende anche Hamilton

    • Marco Bernardini
    La buonanotte è l’invisibile. Quel “mistero” che fa dire al principe Amleto: “Ci sono più cose in cielo e il terra, Orazio, di quante ne possa sognare la tua filosofia”. Capita anche ai più scettici dover ammettere che talvolta l’impossibile si realizza senza una spiegazione logica. 

    E’ accaduto sul circuito di Spa, in Belgio, dove la Ferrari è tornata al successo dopo un anno esatto di astinenza. Il protagonista “visibile” è stato il giovane monegasco Charles Leclerc. In realtà, anche dalle sue parole successive al trionfo, si è capito che non aveva fatto tutto da solo. Nell'abitacolo della sua monoposto erano in due, per tutto il tempo della corsa. 

    Con lui il suo grande amico Anthoine Hubert che il giorno prima si era schiantato in pista ed era morto. Inseparabili e praticamente fratelli i due ragazzi si sono piazzati insieme all'interno della “Rossa” per realizzare la “corsa perfetta”. 

    Persino il “cannibale” Hamilton ha dovuto dichiarare la resa. Anche sul podio, poi, erano in due. I tifosi potevano vedere soltanto Leclerc commosso non solo per il successo. In realtà accanto a lui c’era anche Hubert a raccogliere la meritata ovazione per il trionfo in una corsa “truccata” dal mistero dell’invisibile. Buonanotte e fare sogni colorati. 

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