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  • Under 18 dilettanti:| Ungheria, missione compiuta

    Under 18 dilettanti:| Ungheria, missione compiuta

    Applausi per l’Italia Under 18 Dilettanti. Si è chiusa con un pareggio per 1-1 la rivincita tra la nazionale LND ed i pari età ungheresi, eppure la soddisfazione di aver giocato allo stesso livello, per lunghi tratti della gara anche meglio, con una formazione di giovani professionisti nelle cui fila vanta giocatori che militano in Germania nell’Augusburg (Kocsis) e nel Borussia Monchengladblach (Szenes), va oltre il semplice risultato sul campo. D’altronde l’obiettivo di questo viaggio in Ungheria era quello di poter offrire ai talenti dei campionati dilettantistici un palcoscenico utile a crescere. Ed al di là della partita, per tutti i ragazzi della spedizione azzurra, resterà comunque l’esperienza positiva umana e sportiva di aver affrontato un test internazionale ospiti di un centro sportivo all’avanguardia e di un’organizzazione che, a livello giovanile, non ha nulla da invidiare alle federazioni più attrezzate. Tutti giovani provenienti dai campionati di Serie D ed Eccellenza che hanno calcato lo stesso campo in cui giocherà l’Under 20 di Evani, prossima ospite fra 7 giorni al centro tecnico di Telki, in occasione di un’amichevole contro i magiari. “È stata una 3 giorni molto positiva, culminata con una gara straordinaria da parte dei ragazzi di Magrini cui va tutto il mio plauso”, queste le parole del capo delegazione azzurro Alberto Mambelli che poi si è soffermato sulla qualità dei singoli, “abbiamo dimostrato di avere degli ottimi prospetti, già pronti per le categorie superiori perché confrontarsi con questa abnegazione e con questa intensità contro l’Ungheria non era facile”. La trasferta in terra magiara è servita al vice presidente vicario della Lega Nazionale Dilettanti anche per visitare l’Accademia Puskas, ospite del presidente del Videoton, un centro molto attrezzato dove si cura l’attività giovanile sotto ogni dettaglio. Tornando a parlare del match, che si è aperto con un commosso minuto di silenzio alla memoria di Piermario Morosini, il primo ad essere soddisfatto della prestazione dei suoi è mister Magrini: “Sono felice perché ho avuto delle risposte importanti da tutti i giocatori, sia dai nuovi che da quelli che hanno già qualche raduno di esperienza alle spalle. L’Ungheria è un ostacolo ostico per noi, ma siamo riusciti a contenerla e a metterla in difficoltà in diverse occasioni; siamo stati punti da un’ingenuità, ma quello che più conta è che i ragazzi hanno ripetuto in partita ciò che abbiamo provato in allenamento”. Inutile sottolineare che il primo elemento importante è stata la prova corale, ma ribadire come giocatori del calibro di Serraiocco, De Angelis, Masiello e Tocchetto faranno sicuramente comodo a questa squadra anche nel proseguo della stagione. Adesso, infatti, l’obiettivo si sposta sul III Torneo Internazionale che si terrà in Umbria dal 7 al 12 maggio, manifestazione nella quale l’undici di Magrini è chiamata a difendere il titolo conquistato l’anno scorso in finale contro il Kenya.La garaITALIA DILETTANTI – UNGHERIA                              1-1Italia (4-3-1-2): Serraiocco (’93-Teramo 13’ st Morandini ’94-Castelnuovese); De Col (’93-Legnago), Pucci (’93-Atl. Arezzo  1’ st Gona ‘93-Ragusa), Goldaniga (’93-Pizzighettone), Poponcini (’94-Baldaccio Bruni 13’ st Salvadori ’94-Feltresealpi); De Angelis (’93-Cynthia), Musi (’93-Atl. Pro Piacenza 26’ st Podda ‘993-Muravera), Carpani (’93-Sambenedettese 1’ st Idromela ’94-Atl. Arezzo); Crescenzo (’93-Atl. Arezzo); Mungo (’93-Atl. Pro Piacenza 26’ st Masiello ’93-Pisticci), Tocchetto (’94-Pordenone 13’ st Metta ’93-Ostia Mare); All. Magrini.Ungheria (4-4-2): Banai (1’ st Nagy); Botka (35’ st Csato), Szilvasi, Csikortas, Hangya; Kocsis (11’ st Szedlar), Pinter (35’ st Halmai), Kleinheisler, Bese; Szenes, Vanko (11’ st Karacs). All. Meszoly.Reti: 22’ pt Tocchetto, 42’ pt Szenes.Note: Ammoniti: Poponcini e Gona. Calci d’angolo: 2-4.Cielo coperto e freddo pungente accolgono l’Italia di Magrini sul campo del centro sportivo federale di Tleki, alle porte di Budapest. Ciò non ha impedito alla squadra di esprimersi al meglio, come l’allenatore di Sarsina voleva. Italia concentrata e subito pericolosa con Tocchetto che sorprende la retroguardia avversaria e s’incunea in area, ma al momento del tiro è disturbato e non riesce a calciare pulito. Le due squadre sono molto corte, pressano alto con grande intensità. L’Ungheria controlla di più la sfera, ma sono gli azzurrini rendersi maggiormente pericolosi. Al 15’ De Col non riesce a ribadire in rete per la respinta di un giocatore ungherese una corta respinta del portiere magiaro su corner di Crescenzo. Al 18’ Bese buca la difesa italiana per vie centrali e calcia in diagonale di sinistro, a Serraiocco serve un miracolo per non far capitolare la sua formazione. Con il passare dei minuti gli ungheresi si fanno più pungenti e vanno al tiro ancora una volta con Hangya dal limite, ottimo l’intervento del portiere del Teramo. E come spesso accade nel calcio quando sembra che la partita è destinata a prendere una piega delineata basta un errore, nell’occasione un appoggio a centrocampo, per cambiarne il corso. È l’Italia che sfrutta a suo favore un cambio di fronte repentino e grazie a Tocchetto, che si fa 40 metri in solitaria, si porta in vantaggio al 22’. La reazione dell’Ungheria è ordinata, cercando sempre di creare gioco, ma la risposta degli azzurrini è altrettanto attenta. Tanto che l’ennesima occasione d’oro la creano ancora i ragazzi di Magrini che al 35’ mandano al tiro Carpani, il pallone però è deviato in angolo. Poco dopo Vanko si guadagna una punizione dai 25 metri e s’incarica di calciarla sfiorando il palo alla destra di Serraiocco. Poi gli ungheresi al 42’ bucano sul lato di centro-destra dove Pucci è superato in velocità e dove riescono a guadagnarsi un calcio di rigore per fallo di Poponcini su Szenes che lo stesso numero 9 magiaro trasforma per l’1-1 con cui le squadre vanno al riposo. La ripresa si apre con un sostanziale equilibrio tra le due formazioni che continuano a giocare su ritmi molto alti. La nazionale italiana si rende pericolosa al 55’ con Crescenzo che calcia a giro di destro dal limite sugli sviluppi di una calcio di punizione, ma l’estremo difensore magiaro non si fa sorprendere. Lo stesso fa Mungo poco dopo, ma la sua conclusione è più angolata e scheggia il palo alla sinistra di Nagy. Ancora gli azzurri al 70’ con De Col che, su suggerimento di Crescenzo su punizione dalla destra, non riesce ad insaccare solo davanti al portiere. Le formazioni cambiano pelle per i numerosi cambi effettuati, ma è l’Italia che continua a farsi prevalere pur non rendendosi così pericolosa come nella prima frazione. L’Ungheria mano a mano sembra sciogliersi e quando mancano 10’ gli azzurri si riversano in avanti per cercare la prestigiosa vittoria. Per due volte il neoentrato Masiello pennella altrettanti palloni strepitosi per i compagni che non hanno fortuna nella conclusione. Finisce 1-1 con grande soddisfazione di tutti.

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