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  • Van Wolfswinkel, il tulipano di Napoli

    Van Wolfswinkel, il tulipano di Napoli

    • Federico Zanon

    Il suo nome sembra un codice fiscale. Difficile da pronunciare, difficile da ricordare. Ma Ricky Van Wolfswinkel sa fare gol e i gol aiutano la memoria. E' lui il nuovo attaccante del panorama orange, l'oggetto del desiderio dei grandi club europei. Classe 1989, Van Wolfswinkel è il presente dell'Utrecht e il futuro, insieme al baby del Feyenoord Luke Casteignos, del calcio olandese, un nuovo numero 9 da aggiungere alla dinastia dei grandi attaccanti. Gioca nella città di Marco Van Basten, ma con il Cigno ha solo in comune la grande facilità nel fare gol. Più facile paragonarlo a Makaay per come si muove in campo. Van Wolfswinkel è un attaccante che svaria su tutto il fronte offensivo, che attacca gli spazi e vede bene la porta.

    Fin da piccolo si sapeva che sarebbe diventato qualcuno. Dopo l'esperienza a Woudenburg, la sua città natale, passa al Vitesse Arnhem dove continua a fare gol a grappoli. Nel 2007 riceve dalla federazione olandese il premio com miglior marcatore del campionato giovanile. Il suo esordio in prima squadra avviene nell'aprile del 2008, come sostituto di Santi Kolk, in Vitesse-Sparta Rotterdam. La stagione 2008-2009 è quella della consacrazione, con 8 gol in 32 partite che gli valgono un contratto fino al 2013 con l'Utrecht che batte la concorrenza di Psv, Ajax e Az Alkmaar di Louis Van Gaal, allenatore, per sua stessa ammissione, con il quale un giorno vorrebbe lavorare.

    Chiude l'anno calcistico con 12 gol che portano l'Utrecht in Europa. Il resto è presente, con 9 centri nelle prime 8 partite di Eredivisie, e 7 in 8 match di Europa League. In estate il Liverpool ha fatto un tentativo, ora lo vogliono tutti: oltre al Napoli ci sono Fulham, Chelsea, Celtic, Everton e Aston Villa, ma per averlo devono sborsare almeno dodici milioni di euro

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