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  • Vasco rivela la sua musa, l'ultimo regalo a noi che abbiamo amato Silvia

    Vasco rivela la sua musa, l'ultimo regalo a noi che abbiamo amato Silvia

    • Marco Bernardini
      Marco Bernardini
    Da quarantatrè anni mi chiedevo chi fosse e che viso avesse Silvia. Come tutti potevo soltanto provare a immaginarla guidato dalle parole di una canzone bellissima e delicata. Certamente una ragazzina identica a tutte quelle che, la mattina, facevano fatica a uscire dal mondo dei sogni e saltare giù dal letto per andare a scuola.

    Giovani gemme non ancora donne eppure affascinate dal richiamo di una primavera alle soglie. Una sosta insistita davanti allo specchio a osservare, con curiosità non più infantile, il loro seno sempre troppo piccolo. Appena un filo di rossetto neutro sulle guance e un velo di matita sopra le ciglia. Guai a truccarsi troppo perché la mamma si sarebbe arrabbiata. Silvia, come tutte le altre identiche a lei, era la fidanzatina ideale con la quale noi ragazzini in poco più grandi e smaliziati avremmo desiderato avere un appuntamento per andare almeno a mangiare un gelato.

    Di lei si era innamorato anche Vasco Rossi, l’ultimo poeta rock di una generazione, la nostra, che alla fine si è rivelata assai migliore di quanto sia stata descritta da storici e da sociologi disattenti. Vasco aveva una fortuna. Lui sapeva chi fosse. La vedeva, dalla finestra della sua abitazione a Zocca, uscire di casa quasi di corsa perché erano le otto del mattino e le lezioni stavano per iniziare. Non osò mai avvicinarla per parlarle ma, essendo un poeta geniale come Dante con Beatrice o come il Boccaccio con Fiammetta, fece ciò che gli riusciva meglio.

    Scrisse e le dedicò una fra le più belle e tenere canzoni che siano state mai composte. Una melodia unica e originale che parte con un minuetto per poi trasformarsi in rock e tornare al canone classico. La nostra immaginazione volava sulle ali di quelle note e di quelle parole tanto semplici quanto intense. Qualcosa di simile era già avvenuto per Albachiara. Silvia rimaneva un dolce mistero che si sarebbe rinnovato per quarantatrè anni ogni volta che capitava di riascoltare quella canzone.

    Ora, a differenza di ciò che non ha mai fatto Adriano Celentano tenendosi perse l’identità della ”ragazza del clan”, basta andare su Instagram per osservare, con una certa emozione, il volto di una bella donna che il tempo sembra aver appena sfiorato e, sfogliando la galleria, vedere le “pose” di quella che fu una ragazzina degli Anni Settanta. E’ lei, Silvia. La musa di Vasco il quale, dopo tutto questo tempo, ha pensato di regalare a tutti i suoi “innamorati”. Un regalo bellissimo a testimoniare che lui “è ancora qui” e che non bisogna mai disperare perché è sempre possibile “vivere un favola”.
     

     

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