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  • Verratti: al PSG il posto non è al sicuro, ma questa Italia non può farne a meno

    Verratti: al PSG il posto non è al sicuro, ma questa Italia non può farne a meno

    • Angelo Taglieri
    L'ultima presenza è del 4 agosto. New Shenzhen Stadium, Trophée des Champions, poker PSG al Monaco, 76 minuti in campo, mezzala sinistra nel centrocampo a 3 di Tuchel. Quella è stata l'unica presenza di Marco Verratti in stagione, visto che dopo, per problemi fisici, ha saltato le prime 4 gare di Ligue 1 contro Caen, Guingamp, Angers e Nimes. Scavando più a fondo nelle prestazioni del Gufetto di Manoppello, portato a Parigi da Leonardo dopo le magie con il Pescara di Zeman, prima della Supercoppa di Francia, l'ultima volta aveva giocato il 31 marzo: sempre una sfida con il Monaco, sempre una vittoria in finale, questa volta in Cope de la Ligue

    OPERAZIONE AGLI ADDUTTORI - Lo scorso 3 maggio il giocatore ha deciso, di comune accordo con la società, di operarsi agli adduttori,  terminando anticipatamente la stagione, pianificando il recupero, programmando il rientro per metà settembre. Quindi, dopo la sgambata di fine agosto, in queste settimane è stato tenuto nascosto dalle luci dei riflettori e dalle illuminazioni degli stadi francesi: meglio lavorare sul pieno recupero, meglio prepararsi al meglio per l'ennesima stagione proiettata all'Europa, con il solito Neymar e un Mbappé ancor più convinto dei propri mezzi. Ci sarà spazio per Verratti? E' andato via Lo Celso, ha smesso Thiago Motta, Lassana Diarra ha un anno in più: in queste partita senza l'ex Pescara, Tuchel ha puntato su Rabiot affiancato da Marquinhos, cambiando modulo e passando al 4-2-3-1, con Di Maria, Neymar e Mbappé dietro a Cavani. Spazio per Verratti ci sarà, visti i tanti impegni, con il rientro ormai alle porte, ma il posto da titolare è tutto da conquistare. Anche perché con Tuchel il rapporto non è partito col piede giusto...

    E L'ITALIA? - Se non è indispensabile per il PSG, lo è per l'Italia. Per questa Italia. Il centrocampo è il reparto maggiormente in difficoltà, e la squadra ne risente: poche geometrie, poche personalità, poca tecnica, poco talento, poca verticalità. Poco tutto, insomma. Jorginho non sa con chi duettare, e Verratti sarebbe un partner perfetto, uno con il quale parlare la stessa lingua. Non alternativa, ma partner: Jorginho davanti alla difesa, il 6 del PSG al suo fianco, nel ruolo di mezzala come fa da tempo all'ombra della Tour Eiffel. E' vero, i gol in carriera sono pochi (10 gol in 10 anni), ma non tocca a lui farli. Al massimo farli fare. E qui, i dati, vanno a suo favore, visti i 54 assist in carriera tra Pescara e Parigi. L'Italia non ha mai visto il vero Verratti, quello che guida il reparto e quello che ama la maglia Azzurra, come dimostra l'esultanza social sul gol di Jorginho contro la Polonia. La Nazionale ha bisogno di qualità a centrocampo, la Nazionale ha bisogno che il cuore pulsante della manovra si riempia di talento, la Nazionale ha bisogno di Marco Verratti.

    @AngeTaglieri88

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