La Lazio che si affaccia alla Viareggio Cup è una squadra con pochi punti deboli, solida in tutti i reparti, con giocatori di assoluto valore che probabilmente faranno parlare di sé anche in futuro. Il tecnico Alberto Bollini si affida a dei giocatori di grande valore e temperamento, soprattutto a centrocampo. L'uomo in più è senza dubbio Gianmarco Falasca, il metronomo, un giocatore fortemente voluto da Stramaccioni all'Inter, da cui è rientrato in estate, dopo aver avuto la 'sfortuna' di vedere il suo mentore approdare in prima squadra. Quando passa il pallone tra i piedi del giovane centrocampista è certo che succederà qualcosa: verticalizzazioni perfette, passaggi illuminanti e giocate di fino. Un centrocampista completo che con Cataldi e Crecco, numero 10 anche della Nazionale Under 19 di Alberigo Evani, crea un centrocampo di ottime prospettive; con loro c'è pure Milos Antic, grande forza fisica e un tiro eccezionale.

L'attacco ha scoperto finalmente Keita, un giocatore di grande classe e talento ma che ha ancora una fisicità da bambino: deve crescere e migliorare anche sotto il punto di vista della personalità. E poi c'è il capitano, Antonio Rozzi: in avanti, nonostante i nomi 'pompati' dalla stampa, comanda lui. Segna sempre, ed è per caratteristiche ed esperienza accumulata con la prima squadra il punto di riferimento assoluto. Lui sì, è già pronto per il grande salto. La difesa è solida: i giovanissimi Filippini e Pollace (classe '95),  arrivati dagli Allievi di Inzaghi, stanno acquisendo sempre più sicurezza. L'unica nota stonata sono i gol, che a volte latitano: servirebbe un killer instinct più sviluppato.