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  • Austria, i segreti della rinascita

    Austria, i segreti della rinascita

    Nel girone di Ibrahimovic, Jovetic e della storica Russia a brillare nella serata di qualificazione verso gli Europei 2016 è stata in realtà la stella di una nazionale atipicica. E' l'Austria, una delle nazionali più antiche del mondo ma che, dopo il periodo d'oro degli anni 30' ha iniziato finalmente un percorso di crescita che l'ha portata ieri alla qualificazione a Euro 2016.

    DAL WUNDERTEAM AGLI ANNI 2000 - Nata nel 1902, la nazionale austriaca ha vissuto un netto periodo di splendore negli anni 30. Sebbene non siano mai arrivate grandi vittorie, l'Austria ha ottenuto un 3° posto ai Mondiali del '34 e un 2° posto alle Olimpiadi del '36 sconfitta in finale dall'Italia. L'annessione alla Germania durante la Seconda Guerra Mondiale ha smontato di fatto un movimento che ha vissuto di grandi alti e bassi fino agli anni 2000 con qualche qualificazione, senza risultati eclatanti a Mondiali ed Europei. La prima scossa, però, il movimento austriaco l'ha ottenuta con l'assegnazione in coppia con la Svizzera degli Europei del 2008. L'occasione fun ben sfruttata non tanto dal punto di vista sportivo (arrivò terza nel girone con Croazia e Germania uscendo al primo turno) quanto per i miglioramenti delle infrastrutture federali. Dagli stadi ai centri di allenamento, l'Europeo servì per ridare linfa ad un movimento in difficoltà.

    18 ANNI DOPO - E così, escludendo l'Europeo di casa, 18 anni dopo Francia 1998‚ l’Austria si qualifica sul campo alla fase finale di un grande torneo.
    Una Nazionale incentrata sul talento di giocatori come David Alaba, Aleksander Dragovic e del ritrovato Marko Arnautovic. Sì perchè se l'ossatura dell' österreichische Fußballnationalmannschaft rimane quella dei Red Bull Salisburgo, il ct svizzero Marcel Koller può finalmente contare su una folta schiera di talenti emigrati presto in campionati più competitivi. Un'Austria che finalmente ricomincia ad attirare l'attenzione dei propri tifosi grazie soprattutto ai risultati. Nessuna squadra ha vinto in maniera così netta in Svezia negli ultimi 30 anni e anche il ranking Fifa dovrebbe premiare la qualificazione con l'11° posto scavalcando selezioni più quotate come l'Olanda. Un mix letale di passione austriaca, gestione tedesca e precisione svizzera. Questa Austria può finalmente tornare a fare paura.

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