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  • Viareggio Cup 2013: le pagelle in attesa dalla finale

    Viareggio Cup 2013: le pagelle in attesa dalla finale

    • Luca Cellini

    Voto 10 - C'è il calcio di Mino Raiola, poi c'è quello di Mino Favini. Quest'ultimo, il giorno dell'inaugurazione, ha sfidato neve, freddo e gelo (così come ha fatto il vicepresidente federale Albertini) per ritirare il premio alla carriera. La sua opera meritoria nel settore giovanile dell'Atalanta va presa ad esempio. Poche parole, giuste, modi di fare educati ed eleganti. Un gentleman del calcio.

    Voto 9 - Il nuovo modello di calcio giovanile emerso dalla Viareggio Cup 2013 è quello proposto dall'Anderlecht. La squadra guidata da Peteers ha messo in mostra il maggior numero di giocatori di qualità: il regista Daf, il terzino sinistro Jordan Lukaku e l'attaccante Henen, già ambito da club quali il Manchester United. Fra i migliori giocatori del torneo il Milan ha avuto in copertina Simone Ganz, Bryan Cristante e Andrea Petagna, mentre il Siena, che ha partecipato senza fuoriquota e prestiti, ha i terzini dell'Under 17 Rizzo e Mulas.

    Voto 8 - Meno 'mediatico' di Stramaccioni, più concreto e tatticamente affidabile di almeno la metà dei tecnici di serie A, Moreno Longo ha 'incantato' per i modi gentili e per aver messo in campo un Torino che fa dell'organizzazione di gioco il suo marchio di fabbrica.

    Voto 7 - Il modo in cui lo Juve Stabia ha battuto i campioni uscenti della Juventus è da manuele del calcio: chiusura ermetica in difesa e grande compattezza di squadra. Occhio al difensore Kamana e ai fratelli Gargiulo.

    Voto 6 - Se ti chiami Entella, e sei l'unica squadra di Lega Pro a raggiungere gli ottavi di finale, ci sta che tu abbia compiuto una piccola-grande impresa. Chapeau, e al prossimo anno.

    Voto 5 - Più attori che calciatori quelli della Fiorentina, in questa edizione del torneo. Bastava vederli scendere dal pullman per capire che Lezzerini e compagni, inondati dagli effetti del reality di Mtv, erano cambiati. In peggio. Quando passi ore e ore su Twitter, poi ci sta che un niente più che volenteroso Parma ti elimini agli ottavi.

    Voto 4 - Ha passato il primo turno con una sconfitta pesante contro lo Spezia e grazie alla mollezza del Long Island. Per i valori tecnici che ha, la Roma - fuori agli ottavi, finalista un anno fa - ha fatto una brutta figura. Alberto De Rossi resta a bocca asciutta.

    Voto 3 - Il torneo ha bisogno di essere ristrutturato. Va bene l'allargamento al calcio internazionale, ma fra un Long Island e un Melbourne Phoenix la qualità tecnica non si eleva, anzi. 

    Voto 2 - Le interviste agli allenatori durante le partite, idea già partorita l'anno scorso da Rai Sport, sono l'ultima frontiera di un calcio invadente: inutili e a limiti del dannoso. Per non parlare delle gare fatte slittare per mandare in onda degli spot o dei tg sportivi.

    Voto 1 - Si è andati dai 20 euro a biglietto per una gara di qualificazione fino ai 40 per le semifinali. Va bene che ospitare un match del torneo di ‘Viareggio’ costa (fra l'altro, con tutto il rispetto, confinare Torino-Roma a Paganico è una scelta insensata), ma è stata anche l'edizione con meno pubblico. E pensare che si era deciso di posticipare il torneo per evitare il 'grande freddo'...

    Voto 0 - Si può uscire in tante maniere da un torneo, ma aggredendo gli avversari che festeggiano, fra campo e pullman, o i poveri dirigenti che raccolgono palloni sul campo, è davvero troppo. Gli argentini dell'All Boys sono pregati di non ripresentarsi più ad un torneo che dovrebbe anche trasmettere valori importanti.

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