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  • Viareggio Cup, focus: Fiorentina-Lazio 3-1 d.t.s.

    Viareggio Cup, focus: Fiorentina-Lazio 3-1 d.t.s.

    • Luca Cellini

    Un rigore di Campanharo e una rete di Gondo, fra il 10' ed il 16' del secondo tempo supplementare, consegnano alla Fiorentina di Leonardo Semplici la semifinale della Viareggio Cup. Un successo meritato per i gigliati, che potevano conseguire il penultimo atto del torneo italiano già nei tempi regolamentari, e che invece, andando sotto su una delle pochissime occasioni laziali nei 90 minuti, ha hanno pareggiato solo al 4' di recupero della ripresa, trovando poi i gol decisivi nell’extratime. Al fischio d'inizio gravi sono le assenze cui deve far fronte Bollini, visto che non solo il portiere titolare nel torneo, Berardi, ma anche bomber Rozzi, e il miglior centrocampista degli aquilotti Zampa sono convocati con la prima squadra per la sfida di Europa League. Semplici invece ha ancora out Acosty, talento vero del settore giovanile viola, infortunatosi nell'ultima sfida del girone di qualificazione, mentre Panatti, mediano-bomber autore già di due reti in questo torneo, parte dalla panchina perché reduce da stiramento. Il dominio viola che caratterizzerà praticamente tutti e novanta i minuti di gioco - da evidenziare in particolare la prova di Cenciarelli, nella posizione di interno destro - è testimoniato già al 14', quando Ashong pesca in area Zohore che prova a girarsi, ma il suo destro, a pochi passi da Scarfagna, si spegne di poco a lato. Al 17' però l'esterno sinistro gigliato commette un netto fallo in area su Barreto, l'unico che si eleva nella mediocrità laziale del primo tempo. Il numero 3 biancoceleste si incarica di battere il rigore, giustamente assegnato dal direttore di gara, e di battere Svedkauskas, angolando la conclusione: 1-0 Lazio. La reazione viola si vede al 26', quando su un cross dalla sinistra di Cenciarelli Zohore impatta di testa, ma per Scarfagna ci sono pochi problemi nel bloccare l'incornata dell'attaccante danese. Cataldi su punizione al 35', con deviazione della barriera viola, va vicinissimo al raddoppio per gli uomini di Bollini, ma Ashong, a Svedkauskas battuto, salva sulla linea. Zohore in chiusura di prima frazione centra un palo, con l'ennesima conclusione da dentro l'area laziale. Bittante, per sua Fiorentina, centra un secondo legno al 47'. Ma la chance migliore per il pareggio per i gigliati nella ripresa giunge al minuto 66, quando prima Zohore di testa - con smanacciata di Scarfagna - e poi Gondo - con palla che danza sulla linea di porta - spaventano la Lazio. Gli uomini di Bollini si fanno vedere dalle parti di Svedkauskas solo all'81', quando Emmanuel, servito da Sani, fallisce il tap-in da non più di cinque metri. Il forcing finale della Fiorentina, con anche l'ingresso di Magheri, sembra non produrre niente, ma sull'angolo di Campanharo al 94' Zohore, fra i peggiori dei suoi fino a quel momento, trova il meritatissimo 1-1. Nei supplementari, prima dei due gol finali viola, una sola chance da segnalare, quando al minuto 111, su cross di Gondo, Matos si getta sul pallone, ma la sua conclusione non trova la porta. Al 115' rigore per contatto su Zohore - a dire il vero fallo di Ilari sull'attaccante danese sembra essere commesso fuori area -, con Campanharo che batte Scarfagna, poi al 3' di recupero del secondo tempo supplementare Gondo fissa il risultato finale sul 3-1 per la Fiorentina. Sabato in semifinale a La Spezia si riproporrà un grande classico per il campionato Primavera degli ultimi anni: Fiorentina-Roma. Al momento due successi su due per i viola, fra la scorsa e questa stagione, in coppa Italia e Supercoppa Italiana.

    FIORENTINA

    L'allenatore della Fiorentina, Leonardo Semplici: 'E' stata una vittoria della squadra. L'abbiamo voluta, l'abbiamo cercata, ci abbiamo creduto fino in fondo. E' merito di questo gruppo che cresce giorno dopo giorno. Sono molto felice perché non si era messa bene: si è vista una grande Fiorentina, da tutti i punti di vista. Abbiamo trovato una squadra ostica, ha avuto la bravura e la fortuna di trovare un rigore forse un po' dubbioso, però ci sta. I ragazzi hanno reagito, questo passaggio del turno è un premio ai sacrifici che il mio gruppo fa ogni giorno. Noi ci eravamo preparati ad affrontare questa sfida, nella difficoltà comunque di giocare ogni due giorni. Questa è una squadra diversa dalle Primavera normali. Ha un carattere particolare, è una squadra che punta all'obiettivo, che ha nell'attaccamento alla maglia e nel mettersi sempre in discussione le sue doti migliori. Queste partite, come quella di sabato contro la Roma, le vorremmo sempre giocare, e per prepararla non servirà molto. Occorrerà riposarsi, ricaricare le pile. Abbiamo l'obiettivo di andare avanti il più possibile. Mi auguro di vedere più tifosi possibile in semifinale, abbiamo bisogno della nostra gente per coltivare il sogno che abbiamo, che è raggiungere l'ultimo atto del Viareggio. In queste ultime tre partite non abbiamo avuto arbitri a favore, e io non li voglio a favore: chiedo solamente ciò che ci spetta. Se vogliamo arrivare all'obiettivo però dobbiamo essere bravi a rimanere calmi, anche in situazioni di difficoltà, come ci è successo oggi, sotto questo punto di vista'.

    LAZIO

    L'allenatore della Lazio, Alberto Bollini: 'C'è amarezza soprattutto per i miei ragazzi, perché questa è una squadra che ha giocato tutto questo torneo con il cuore. Abbiamo fatto un girone eliminatorio molto molto difficile, e già quello per noi era un torneo vinto, e poi la nostra vittoria sono Zampa e Rozzi in panchina, questa sera, con la prima squadra. Avrei detto questo cose anche se avessi vinto. L'amarezza dei miei ragazzi è per aver visto sfumare una vittoria che con il cuore e tra mille difficoltà fisiche e tattiche avevamo portato a casa. Il rammarico ti rimane perché sai di giocare contro una squadra molto forte, di grandissime individualità: avevamo un gigante di fronte, anche perché gli investimenti in questa categoria contano. Noi non avevamo l'assillo del risultato, avendo in campo cinque '94 ed un '95. La Fiorentina ci ha creduto fino alla fine, noi eravamo lì, tutto si è deciso sul filo di lana. E' un peccato, perché la squadra meritava tanto. La soddisfazione da allenatore è il carattere che ho saputo trasmettere alla squadra. Abbiamo fatto degli adattamenti tattici oggi, visto che eravamo in difficoltà: c'erano degli attaccanti che hanno fatto i centrocampisti. Anche sull'1-1 ho visto una squadra che non si è mai scoraggiata: eravamo rimasti in partita, convinti di potercela fare. Non parlo mai di arbitri nel settore giovanile, ma c'è stato un clima che non mi è sembrato totalmente educativo da un certo momento della partita in poi. Alla fine del primo tempo è venuto negli spogliatoi il mio portiere, Scarfagna, che mi ha detto: Non ho capito cosa voleva l'arbitro, che mi ha detto che prima o poi darà un rigore alla Fiorentina. Ho risposto ai miei ragazzi di non farsi condizionare, e di stare sereni. Ho chiesto questa cosa di nuovo al mio portiere a fine partita, e c'erano dei miei giocatori che piangevano. Tutti possono sbagliare, ma sei minuti di recupero, con neanche tutte le sostituzioni effettuate nei tempi regolamentari, e venti palloni in campo contemporaneamente, mi è sembrato tanto. L'episodio del calcio di rigore è stato la mazzata finale, senza nulla togliere ad una Fiorentina molto forte. Fiorentina-Roma in semifinale? E' già una finale, per qualità tecniche. La Fiorentina è stata un po' agevolata nel girone eliminatorio, quindi conteranno le risorse, e poi la squadra viola ha l'obiettivo del risultato. Noi con le forze che avevamo abbiamo puntato più sulla politica di settore giovanile, pensando a valorizzare i singoli'.

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