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  • Vidal: 'Resto alla Juve e vinco tutto'

    Vidal: 'Resto alla Juve e vinco tutto'

    Il cileno: "Vincere il derby è bellissimo, la mia rete più importante in Italia".
    Vidal, gol a cento all'ora e futuro blindato: "Resto e vinco tutto".
    Juve cannibale. Senza pietà. Posta piena anche nel derby, e ora lo scudetto numero ventinove è lì, a un solo punto. Dunque, settimana prossima basterà un pareggino contro il Palermo. Si gioca domenica 5 maggio: la data è di quelle che stimolano il popolo bianconero, lo Juventus Stadium è già tutto esaurito. Non ci aspettiamo conferme, questione di scaramanzia, è però probabile che la macchina dei festeggiamenti si metta in moto già dalle prossime ore. A fari spentissimi naturalmente. E al di là di ciò che avverrà dentro lo stadio, non è da escludere che a fine gara scatti pure il giro d'onore per la città con il pullman scoperto. La consegna della Coppa-scudetto è in programma invece l'11 maggio, in occasione dell'ultima gara casalinga contro il Cagliari.

    Arturo mitraglia - Concorrenza schiantata, un finale impressionante, quella di ieri è la settima vittoria consecutiva per la banda Conte: dopo l'1-1 di Napoli, solo successi con Catania, Bologna, Inter, Pescara, Lazio, Milan e appunto Torino. «E ora lo scudetto è praticamente nostro», dice Arturo Erasmo Vidal, devastante da tre gare a questa parte: doppietta all'Olimpico contro la Lazio, rigore-partita contro il Milan, quindi il gol di ieri, il siluro che di fatto ha piegato le ginocchia ai granata, un destro da 23 metri che viaggiava a 99 km/h. Era al suo primo derby il cileno, 14 centri stagionali, capocannoniere solitario della Juve: Vucinic insegue a una lunghezza. Complessivamente, da quando è a Torino, il 24enne guerriero di Santiago del Cile l'ha buttata dentro 21 volte in 77 presenze: cifre impressionati per chi, in campo, non fa comunque mai mancare un sostanzioso lavoro di vanga.

    E ora l'Europa - «Sono felice - spiega a fine gara -, è il mio gol più importante da quando sono qui. Vincere il derby è bellissimo. E' stata una partita difficile, combattuta. Il Toro è ben organizzato, ha lottato e ci ha creato qualche problema. Sono bravi tatticamente, sapevamo che non sarebbe stato semplice portare a casa i tre punti: queste sono partite sempre tese, dure. Ma alla fine abbiamo vinto noi, un passo avanti fondamentale in vista del traguardo. Sì, manca pochissimo, ancora un piccolo sforzo e ci siamo. Continuiamo però a testa bassa anche in questa settimana di lavoro. Insomma, un punto con il Palermo e poi festeggeremo alla grande». Le corazzate europee lo cercano, ma Arturo ha la testa già alla prossima stagione, in bianconero chiaramente, e il dominio in Italia non gli basta più: «Uno deve sempre migliorare, in tutto. Con il lavoro che fa il mister e i calciatori che ci sono dobbiamo assolutamente crescere ancora per vincere tutto, Europa compresa. Sì, l'anno prossimo voglio prendermi ogni cosa».


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