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  • Violamania:| Alla ricerca della fiducia

    Violamania:| Alla ricerca della fiducia

    Il capitano della Fiorentina Manuel Pasqual, parlando della sfida contro la Lazio, ha detto che si tratta di un vero e proprio spartiacque del campionato. I novanta minuti che vedranno opposti i viola ai biancocelesti, infatti, sono forse la sfida più interessante del prossimo turno di serie A, perché metteranno a confronto due delle squadre che maggiormente hanno sorpreso in positivo fino ad ora, ma che allo stesso tempo sono alla ricerca di risposte importanti, in un girone di ritorno fra più ombre che luci, e che vogliono continuare a lottare per un posto nella futura Champions League. La gara dell'Olimpico è una piccola-grande finale per le due squadre, in una classifica che vede la Juventus disputare un campionato a parte, il Napoli di rincorsa e poi cinque formazioni racchiuse in cinque punti, dal Milan alla Roma, che possono passare dal paradiso (il terzo posto) all'inferno (l'esclusione dall'Europa League).

    La Fiorentina va a Roma per ottenere la fiducia, proprio come alcune forze politiche. Infatti la formazione viola ha perso le prime quattro sfide lontano da Firenze, e se continuerà con questo andamento potrà azzerare i propri sogni d'alta classifica, certificandosi come non ancora pronta per certi traguardi. La vittoria contro il Chievo non ha regalato troppe certezze a Montella, ma d'altro canto ha fatto sì che il tecnico e il suo staff potessero lavorare con serenità per sette giorni pieni, dal punto di vista tattico e fisico (aspetto quest'ultimo che ha preoccupato e non poco, viste le condizioni di certi giocatori nelle ultime gare). Proprio su questo aspetto la Fiorentina potrebbe partire avvantaggiata, visto che i biancocelesti affronteranno il prossimo turno di campionato con nelle gambe e nella testa l'impegno in Europa League contro lo Stoccarda.

    Cercheranno di riconquistare la fiducia in sé stessi - e nel tecnico viola - tutta una serie di giocatori che nell'ultimo periodo sono scomparsi dai radar, o che hanno fatto delle discontinuità di rendimento il proprio marchio di fabbrica: da Roncaglia a Savic in difesa, passando per Migliaccio e Sissoko a centrocampo (i due verosimilmente saranno in ballottaggio per una maglia da titolare contro la Lazio), e sono attesi al varco anche Cuadrado, Ljajic e Jovetic. A quest'ultimo Montella ha lanciato un chiaro segnale domenica scorsa: al di là della volontà di provare l'attacco con due 'torri' (Larrondo-Toni), il mister ha escluso, a mezz'ora dalla fine, quello che è considerato - non a torto - il giocatore più forte della Fiorentina. E il montenegrino, di cui inevitabilmente si è già tornati a parlare in chiave mercato, deve dimostrare che la gara contro l'Inter di tre settimane fa non era un fuoco di paglia. I viola hanno bisogno di Jovetic, così come quest'ultimo, che deve crescere in termini di personalità, ha comunque necessità di una Fiorentina vincente, a prescindere da cosa vorranno fare lui e il suo procuratore la prossima estate. A Roma dunque c'è la possibilità di fare finalmente il salto di qualità, per non ritrovarsi a fine campionato a mordersi le mani per il gioco espresso per larga parte dell'anno, e pensare di essere entrati come futuri Papa al 'conclave' delle grandi squadre, ed essere usciti soltanto... cardinali.

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