Violamania: a caccia di risposte
Insomma ce ne sarebbe a pacchi per presentarsi totalmente sfiduciati domenica prossima alle 15 allo stadio ‘Franchi’ per il primo vernissage casalingo degli uomini di Montella contro il Genoa. Ed invece qualche buona notizia c’è, ed è giusto guardare il bicchiere mezzo pieno, soprattutto per una piazza che deve vivere di motivazioni positive interne, se vuole provare a fronteggiare le potenze economiche delle rivali dirette per l’obiettivo Champions League, quest’ultimo traguardo stagionale fissato pochi giorni fa dal patron Andrea Della Valle. Ad esempio quel numero 11 colombiano che tutti davano in partenza e che invece, soprattutto per la ferma volontà di venderlo forse, ma di non svenderlo, è rimasto alla Fiorentina, e vuole fare una super stagione, per presentarsi al meglio sulla ribalta internazionale, con una Coppa America nell’estate 2015 che può dargli stavolta si, la definitiva consacrazione. Poi c’è la fame di Bernardeschi e Babacar che possono sfruttare il momento lungo del k.o. di Pepito Rossi per dimostrare di non essere piu’ bruchi, ma finalmente farfalle, come ad esempio il ragazzo di Carrara ha già messo in evidenza con la maglia degli azzurrini di Di Biagio. Poi i nuovi, da Badelj a Richard, gente che ha fame di riscatto, dopo stagioni tutt’altro che lucenti. Ed infine la solidità di uno spogliatoio dove vuole continuare ad essere leader Manuel Pasqual, forse non troppo tutelato dal suo club nell’ultima annata – ridicolo il rinnovo di contratto per l’anno prossimo legato alle presenze che fara’ in questa stagione – e passato a ruolo di attore non protagonista sulla via sinistra, dalle scelte di Montella in questo 2014.
Proprio il tecnico gigliato è chiamato a svoltare e a far dare risposte concrete alla sua squadra, perché la rosa che a sua disposizione, nonostante il k.o. lungo del numero 22 gigliato, è di primo livello, perché ha una tifoseria che è sempre stata dalla sua parte, e soprattutto perché ha come sponsor Andrea Della Valle, che lo ha difeso dalla parte di società che lo voleva delegittimare nell’ultimo mercato estivo, con scelte che avrebbero indebolito prima il suo spogliatoio e poi proprio il tecnico di Castello di Cisterna in seconda battuta. Le scelte compiute contro la Roma non hanno convinto e se è vero che è un tipo ambizioso, in questa stagione deve raccogliere qualcosa di tangibile con la sua Fiorentina, perché anche lui deve compiere il definitivo salto di qualità. Contro il Genoa, prima tappa di un lungo tour de force, non si potra’ sbagliare e ci vorra’ tutta la pazienza e l’intelligenza per fare una partita magari non di prima qualità ma da cui bisogna uscire assolutamente con tre punti. Servono risposte veloci e conferme di un percorso di crescita iniziato due anni fa, quando tutto era molto piu’ duro da superare delle tante notizie negative digerite in questi ultimi giorni di fine estate.
