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  • Violamania: adesso!

    Violamania: adesso!

    Una delle caratteristiche più rimarcate della Fiorentina a gestione societaria della famiglia Della Valle è che nei suoi dodici anni di proprietà da parte gruppo imprenditoriale marchigiano nel mondo del calcio,ha sempre dimostrato una certa farraginosità nei tempi e nella messa in pratica di alcune decisioni. E’invece questo il periodo giusto, alla luce del bel momento in termini di risultati e gioco ritrovato, per mettere in pratica alcuni aspetti determinati per la fase medio-breve in società e nella rosa a disposizione di Vincenzo Montella.

    Adesso che la Fiorentina ha trovato un modulo di base che dà solidità difensiva e ha fatto
    ritrovare gioco e barlumi di manovra organizzata, Montella trovi la maniera giusta per far convivere Cuadrado come esterno di centrocampo, suo ruolo naturale, ed affianchi a Mario Gomez una vera punta, non adattando il colombiano, perché le mosse di Alonso e Joaquin spostati dai loro ruoli possono andar bene nei momenti di difficoltà, ma ora occorre fare il passo in avanti visto alcune certezze ritrovate sul terreno di gioco.

    Adesso che il potere decisionale sembra essere tornato nelle mani di Andrea Della Valle, straordinario nel fare da mediatore nelle diverse anime della Fiorentina, che è riuscito a far emergere nuovamente una figura che sembrava emarginata, come quella del d.s. Daniele Pradè, e rimotivando quella del d.t. Eduardo Macia, anche lui scarsamente utilizzata nella manovra  dirigenziale dall’estate scorsa in poi; si imponga il patron gigliato perché i suoi uomini mercato abbiano lo stesso potere attuativo avuto con Montella nel farlo tornare sui giusti passi nel 3-5-2, nel compiere le operazioni di gennaio non con il ‘cappio al collo’ di dover per forza vendere tutti o quasi la decina di esuberi in rosa, perché non è certo soltanto colpa loro se si è chiuso lo scorso calciomercato estivo con un passivo di oltre venti milioni di euro (leggi mancata cessione di Cuadrado); e si estendano i loro contratti non a tre giorni dalla loro scadenza effettiva (vedi caso Pradè estate 2014)

    Adesso che mancano 45 giorni al 1 febbraio, la Fiorentina faccia tutto il possibile per avere una risposta definitiva sui rinnovi di contratto, a cominciare da quello di Neto, su cui fino ad oggi si è perso fin troppo tempo, prolunghi, quantomeno per lo straordinario lavoro silenzioso nello spogliatoio, quello di Pasqual, e valuti fino in fondo su quelli di Vargas e Pizarro, che sembrano godere attualmente di una seconda giovinezza. Rinnovi anche i legami con Babacar e Bernardeschi, che sono il futuro, e faccia tutto il possibile per gettare le basi per gli acquisti a giugno prossimo di Kurtic e Richards, che si sono inseriti bene a Firenze, e con il loro silenzio nonostante lo scarso utilizzo fin qui avuto, stanno dimostrando grande spirito di squadra.

    Adesso che sembra essere tornato lo spirito giusto nel clima e negli umori fra città, media e tifoseria, apra la società ed il suo staff tecnico, alla visione di allenamenti della squadra durante la settimana, con, se è possibile, un paio di sedute visibili che farebbero scoprire ai giocatori che quel clima meraviglioso che ha circondato la squadra prima, durante e dopo Fiorentina – Juventus, può prolungarsi tutto l’anno. Si facciano tornare i calciatori alle feste dei viola club e si ripetano gli appuntamenti per sessioni aperte di autografi come accaduto di recente al Fiorentina store presso il Mercato centrale della città.
    E’ adesso, non domani, che tutta la Fiorentina deve dimostrare che, una volta guarita dai suoi mali, inevitabili dopo i veleni e la scarsa organizzazione di competenze degli scorsi mesi più caldi, ha capito dagli errori commessi nel suo recente passato, e può costruire un domani davvero importante. Senza sé e senza ma.

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