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  • Violamania: balzo viola

    Violamania: balzo viola

    • Leonardo Petri
    La Fiorentina doveva vincere e ha vinto. Questo è l'importante. Oltretutto ha fatto anche un balzo in classifica nella corsa al settimo posto, l'unico che può interessare ai viola, scalando quattro posizioni e scavalcando le dirette concorrenti. Una domenica positiva quindi, che non deve esaltare perché esaltarsi per la corsa al settimo posto è impossibile, ma che permetterà a Pioli di preparare al meglio la trasferta proibitiva di Napoli.

    Pioli sta cercando di rendere squadra una rosa difficile, con poche alternative e non molta qualità. E, al netto di qualche inevitabile errore e del suo indiscutibile aziendalismo, a questo tentativo va dato credito. Come ho sempre sostenuto anche nel passato a Firenze tecnico e squadra rappresentano la parte sana fra i vari comparti. Il passagio al centrocampo a tre ha dato riscontri positivi, ha permesso di crescere a Benassi e Veretout che, pur non essendo campioni, hanno tiro e capacità di inserimento e quindi gol al proprio arco. Per il resto Pioli continua con la difesa a quattro perché sa che è l'unica possibilità che ha per valorizzare al massimo il materiale a disposizione e continua a tutelare l'investimento Simeone. Si può sempre fare di più ma, oggettivamente, il campionato viola al momento va persino oltre le qualità della squadra. 

    Ad essere onesti va sottolineato come il test col Sassuolo non sia del tutto attendibile, per responsabilità degli emiliani, una squadra controfigura di quella degli scorsi anni, senza anima, senza logica, svogliata e incapace di reagire al momento anche al cambio di allenatore. La Fioentina ha semplicemente approfittato di questo smarrimento e dei passi falsi di Milan, Torino, Atalanta, Bologna e Chievo. Merito viola e demerito degli altri.

    Intanto la curva Fiesole legittimamente continua la propria "battaglia" contro la proprietà. Anche ieri il coro "Della Valle vattene" si è sentito al Franchi. D'altra parte Diego Della Valle ha invece invitato il fratello Andrea a tornare allo stadio ad assistere ad una gara viola. Quel che è certo che tornare semplicemente a farsi vedere al Franchi o presenziare al taglio del panetttone natalizio non servirà a tornare nel cuore di Firenze. Per quello serviranno atti concreti e continuato o, in alternativa la decisione definitiva di cedere il club. 

    Splendido invece il coro dedicato a Federico Chiesa, identico a quello del padre: "Chiesa gol" ha cantato ieri il Franchi. E' lui il diamante viola, il ragazzo a cui Firenze si aggrappa per provare a credere ancora in un futuro migliore.

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