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  • Violamania: Capitano per sempre, crederci come avrebbe voluto lui

    Violamania: Capitano per sempre, crederci come avrebbe voluto lui

    • Giacomo Brunetti
    Ci sarebbe voluto un altro risultato in una giornata come questa. La Fiorentina esce da Bergamo, dalla 'sua' Bergamo, con zero punti in tasca e tre reti nel sacco. Una trasferta amara che, ironia della sorte, è coincisa con l'anniversario della scomparsa di Davide. Un momento unico, intenso e speciale. Firenze ricorda il proprio Capitano, mettendo da parte la partita e rendendogli omaggio nella sua San Pellegrino Terme, distante pochi chilometri dall'Atleti Azzurri d'Italia.

    Astori ci ha uniti, ci ha riscoperti. Ha dato un altro valore al mondo del calcio. Specialmente a Firenze, dove il suo ricordo è sempre stato acceso. Il minuto, il tredicesimo minuti di Atalanta-Fiorentina ha riportato la mente a un altro tredicesimo minuto, quello di Fiorentina-Benevento, la prima partita senza Davide. Gli applausi, la commozione, l'esultanza di Hugo diventata celebre. Niente che avremmo voluto vivere.

    Ci siamo fermati a quella partita che non si è giocata quel 4 marzo, a Udine. E siamo andati avanti, successivamente, seguendo quel seme che ci ha lasciato. Una motivazione per crederci sempre, fino alla fine. La squadra in campo, la piazza sugli spalti. Una forza unica che si è manifestata sotto molteplici forme. A Bergamo non è andata bene, la stagione non è ancora finita e, seppur quasi impossibile, la corsa non dovrà fermarsi. Proprio come avrebbe voluto lui.

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