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    Violamania: che tristezza, così la Fiorentina si fa solo del male

    Violamania: che tristezza, così la Fiorentina si fa solo del male

    • Giacomo Brunetti
    Il punto più basso del ridimensionamento. La Fiorentina ha toccato il fondo con la sconfitta contro il Frosinone: anche il pareggio avrebbe rappresentato una batosta morale, ma il gol di Ciofani ha rimarcato una vera e propria ferita all'interno dell'ambiente viola. Le presenze allo stadio nel lunch match sono la cartina tornasole del momento che sta vivendo la Firenze calcistica. Spalti vuoti, fischi e contestazione. Silenzio e mugugni di rassegnazione sono ormai l'unica reazione possibile.

    Il diciassettesimo (!) pareggio stagionale sfuma grazie all'ennesima doccia fredda dell'annata. Un triste decimo posto che rischia di sfuggire: dal rammarico per i punti persi in chiave europea, la situazione è ribaltata con un sorriso guardando verso il basso. La posizione di Pioli, senza Coppa Italia, sarebbe già chiara: un campionato gettato al vento, tanti limiti palesati e poca autocritica da parte di tutti hanno condannato una squadra costruita con troppa sicurezza nei propri mezzi.

    Così non si può andare avanti: il progetto dei Della Valle è fallito e sta naufragando verso la deriva. La desolazione che ha accompagnato la partita contro il Frosinone abbatte definitivamente le idee della linea verde e della voglia di non guardare troppo ai propri problemi. La programmazione con il nuovo allenatore dovrà essere fondamentale, a prescindere da una Coppa Italia che, in questo momento, fa morir di paura al cospetto di un'Atalanta che, fino a due anni fa, si pensava fosse ridicolo prendere a modello. E come ha detto Pioli, i fischi di oggi sono meritati.

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