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  • Violamania: Chiesa è il prezzo da pagare per costruire una grande Fiorentina

    Violamania: Chiesa è il prezzo da pagare per costruire una grande Fiorentina

    • Iacopo Nathan
    In una delle estati più strane per il mondo del calcio, la Serie A si avvicina ad ampie falcate verso la ripresa, ed un mercato che deve ancora entrare nel vivo, ed aprirà ufficialmente solo a settembre. La Fiorentina, fin qui poco attiva, dovrà iniziare a mettere benzina nel motore, trovando i giocatori giusti per rendere la rosa più competitiva ed evitare di ripetere una stagione fallimentare come quella precedente. Proprio in questa direzione dovrà andare il lavoro della dirigenza gigliata, dopo aver imparato dagli errori passati, non potrà permettersi di trattenere giocatori controvoglia o fare scommesse nelle zone nevralgiche del campo.

    CESSIONI – La parte più difficile è sempre quella legata alle cessioni, ma in un mercato così povero e complicato, sarà naturale separarsi da alcuni pezzi pregiati. Il primo indiziato sulla lista è sicuramente Federico Chiesa, che dopo una stagione caratterizzata da più ombre che luci, potrebbe finalmente realizzare il suo sogno di lasciare Firenze. Il classe ’97 è senza dubbio uno dei pezzi più pregiati della rosa viola, nonché uno dei giocatori con la valutazione più alta, e con la sua cessione la Fiorentina pensa di poter costruire l’ossatura della squadra del futuro, visto che la richiesta in questo momento si aggira sui 60 milioni di euro.

    OBBIETTIVI – Le idee nella dirigenza gigliata sono molte, ma c’è una direttiva importante da seguire, ed è sostanzialmente quella di trovare un giocatore di livello per ogni reparto. L’attaccante sarà sicuramente una pedina fondamentale per il futuro, dopo troppi anni senza giocatori capaci di fare la differenza sotto porta, con Piatek come primo nome sul taccuino. A centrocampo i giocatori attenzionati sono due, uno per il presente e uno per il futuro, Torreira e Ricci, che garantirebbero qualità e quantità per tanti anni. Situazione diversa per la difesa, che senza cessioni pesanti potrebbe anche non essere toccata, vista la solidità raggiunta da Iachini. 

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