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  • Violamania:| Da Viareggio a Viareggio

    Violamania:| Da Viareggio a Viareggio

    Chissà se Manuel Pasqual e quei pochi giocatori rimasti in rosa dalla passata stagione, quando con il pullman si troveranno davanti all'hotel 'Principe di Piemonte' di Viareggio, mercoledì prossimo, si ricorderanno di quei giorni di cinque mesi fa, quando, dopo la pesante sconfitta interna con la Juventus, arrivarono nella località tirrenica sull'orlo di una crisi di nervi e di risultati. La Fiorentina di allora non solo aveva macchiato la propria storia calcistica con la pesantissima sconfitta contro la rivale per eccellenza, ma sembrava essersi avvitata su se stessa, in una china che stava portando i viola quasi in serie B. Una società e una squadra pesantemente contestate, e un clima irrespirabile in città, tanto che il club aveva appunto deciso di isolare i propri giocatori in piena Versilia.

    Sarà stata l'aria salubre del mare, o molto più probabilmente il doppio intervento dei vertici della società (prima Andrea Della Valle piombò a Viareggio, poi Diego, alcune settimane dopo, effettò il famoso blitz milanese), fatto sta che quella brutta stagione è stata resa meno amara, almeno, nel suo finale. Da Viareggio a Viareggio sembrano passati più dei 150 giorni che indica il calendario, visto c'è stata una (auspicata) rivoluzione tecnica, e che la famiglia Della Valle ha deciso che è stanca di 'moricchiare' nelle zone medio-basse della classifica, ed è avvenuto un vero rilancio, finalmente non solo a parole. Se la Fiorentina vista in Versilia all'alba della primavera era di un viola pallido, quella che si presenterà davanti ai tifosi-bagnanti nel giorno di Ferragosto inizia seriamente a diventare una squadra intrigante, che vuole riaccendere le luci, tornare a giocare a pallone e a divertire la propria gente.

    Sarebbe bello che un giorno i proprietari viola spiegassero perché, proprio loro così ambiziosi, abbiano deciso di autoflagellarsi e far sorbire anche ai tifosi due anni di spettacoli squallidi, con personaggi che in società e sul campo hanno macchiato il prestigio di un club tanto prestigioso. L'unica pecca in vista dell'amichevole di mercoledì contro i bianconeri versiliani sono i prezzi dei biglietti per lo Stadio dei Pini. Ovvio che ospitare la Fiorentina sia un'occasione ghiotta ma chiedere dai 12 ai 50 euro, in questo periodo di crisi, sembra speculare sulla passione di chi ancora cerca, quando va allo stadio, di trovare un po' di sollievo dalle preoccupazioni di tutti i giorni. Un vero peccato, perché l'amichevole estiva contro il Viareggio - che negli anni di Prandelli allenatore ha sempre portato fortuna ai viola nella stagione successiva - ha particolari motivi di interesse.

    Mercoledì prossimo mancheranno i nazionali, da El Hamdaoui a Jovetic, passando per Aquilani, ma la voglia di scoprire i vari Borja Valero, Cuadrado, Hegazy, Roncaglia e Pizarro è tantissima: basti ripensare ai tremila che sabato scorso hanno osservato al 'Poggiolone' delle Caldine il test contro il Fiesole guidato dall'ex viola Stefano Carobbi. Speriamo che chi c'era in quei giorni difficili di marzo, nello spogliatoio, prima del test contro il Viareggio racconti a chi è arrivato da poco a Firenze che ai tifosi viola è bastato davvero poco per riaccendersi, e che quanto è accaduto negli ultimi due anni non deve succedere mai più. Da Viareggio a Viareggio, un film gigliato della durata di cinque mesi che per fortuna ha avuto un esaltante lieto fine. 

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