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  • Violamania: DiFra ottimo per il futuro, ma serve un vero progetto

    Violamania: DiFra ottimo per il futuro, ma serve un vero progetto

    Il nome di Eusebio Di Francesco è il più caldo, almeno in questo inizio di corsa, per sostituire Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina. Dopo le divergenze venute alla luce tra l'attuale tecnico viola e la dirigenza, la permanenza del primo è ormai ridotta a pochi punti percentuale. E la società gigliata si sarebbe subito tuffata su quel candidato che, prima che la scelta ricadesse su Pioli, era stato sondato come profilo prioritario per il dopo-Sousa. All'epoca DiFra, tentato dalle sirene delle grandi, declinò la proposta di una squadra che si apprestava a vivere una cospicua rivoluzione.

    La proposta della Fiorentina dovrebbe basarsi su un contratto triennale da 1,5 milioni a stagione, in linea con gli stipendi offerti dalla proprietà negli anni passati. L'allenatore è ancora legato alla Roma e potrebbe rinunciare alla buonuscita dai giallorossi per legarsi alla Toscana, facendo un "passo indietro" e ripartendo da un livello leggermente più basso, dove le pressioni ci saranno ma gli obiettivi saranno perseguiti con maggiore serenità. Di contro, il tecnico avrebbe posto come condizione basilare la permanenza di Federico Chiesa, sebbene questa sembri estremamente in discussione.
     
    Lo snodo cruciale, però, sarà un alto. Prandelli, Montella, Sousa e adesso Pioli: chi vuole alzare l'asticella, viene messo all'angolo e cacciato. La storia si ripete e Di Francesco, con le sue qualità, non basta. Anzi, tra le sue richieste c'è quella di costruire una formazione che calzi a pennello con le ambizioni e il suo modo di giocare. Rasmussen, Traorè e Zurkowski sono già in ponte, ma le cessioni estive richiederanno altre. Dunque, l'idea di fondo è chiara: senza investimenti e una meta perseguita con convinzione, anche il profilo prescelto cadrebbe nel vuoto. I risultati sono la migliore cartina tornasole e, tra le premesse e la squadra giovane, alla fine dell'anno il conto dovrà tornare.

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