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Violamania: fra la tempesta Chiesa e un mercato che non decolla

Violamania: fra la tempesta Chiesa e un mercato che non decolla

  • Iacopo Nathan
Prende corpo a rilento la prima Fiorentina targata Rocco Commisso, con il grande entusiasmo per il cambio di proprietà, ma qualche perplessità sul mercato in entrata. La piazza si aspettava grandi colpi, per tornare a sognare come nel primo ciclo viola di Montella, ma la nuova dirigenza ha predicato fin da subito calma, anche se la pazienza dei tifosi non è eterna. Mentre le grandi squadre italiane mettono a segno colpi importanti, come De Ligt, Godin, Manolas e via dicendo, i viola si sono accontentati del ritorno di Pietro Terracciano.

CHIESA - La questione legata a Federico Chiesa è stata sicuramente spinosa, e nonostante le acque si siano parzialmente calmate, è tutt’altro che chiusa. Il giocatore non ha alzato il classico polverone, ma la sua volontà sembra ancora quella di lasciare la Fiorentina.  L’abbraccio americano con Commisso stipula una breve pace, ma il vero e proprio incontro non c’è ancora stato, quello che sarà decisivo per il futuro del gioiello del calcio italiano. Riuscire a trattenere, almeno per una stagione, Chiesa alla Fiorentina sarebbe una grande vittoria per il nuovo patron viola.

USCITE - Il capitolo uscite, però, sembra troppo nutrito, a dispetto delle poche entrate. Con Alban Lafont che ha già salutato, dopo una sola stagione, in una notte sembrano essersi concluse le trattative per le cessioni di Vitor Hugo e Veretout, rispettivamente indirizzati verso Palmeiras e Roma. Sembra arrivato il momento per la società viola di aprire le danze, e iniziare a costruire l’ossatura della squadra di domani, senza perdere ulteriore tempo. Pradè sta sicuramente scegliendo con cura i profili su cui affondare il colpo, ma il rischio di vedersi sfilare di mano gli obbiettivi è sempre più concreto.
 

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