Calciomercato.com

  • Violamania:| Gattopardo Fiorentina

    Violamania:| Gattopardo Fiorentina

    La cosa più semplice da fare, una volta ufficializzate lo scorso week-end le nuove figure di direttore sportivo e direttore generale della Fiorentina, sarebbe attendere che lavorino e poi trarre le prime conclusioni sul progetto di rilancio del club gigliato. Invece alcune considerazioni, nel pieno rispetto della professionalità di Eduardo Macia e Daniele Pradè (a cui è giusto augurare buon lavoro, più per speranza che per reale fiducia) si possono trarre. Due mesi fa l'azionista di riferimento Andrea Della Valle aveva promesso ai tifosi - gente che ci ha sempre messo la faccia - che per il rilancio della società avrebbe puntato non solo su dirigenti nuovi, ma anche su un azzeramento totale di chi occupava le stanze di via Manfredo Fanti. Queste cose non le hanno chieste i tifosi: le ha promesse uno dei maggiori imprenditori a livello mondiale. Oggi si è ben capito che ciò non avverrà, forse perché AdV è stato 'stoppato' e delegittimato dal fratello maggiore. Niente di personale contro professionisti come Mario Cognigni, Sandro Mencucci e Gianfranco Teotino. Solo che se uno riavvolge il nastro degli ultimi 30 mesi fallimentari della Fiorentina, fra scelte aziendali sbagliate ed errori di comunicazione, i tre sopracitati sono di sicuro nella 'top horror gallery' del mondo viola.

    Si è deciso, in maniera gattopardesca, di far finta di voler cambiare tutto per non cambiare, in sostanza, niente. Promossi Guerini e Macia, si è presa una seconda scelta, dopo che Oriali ha fatto chiaramente capire che chi arrivava al suo posto doveva essere un semplice 'yes man' e non un uomo operativo. E con il messaggio subliminale secondo cui solo il nuovo stadio non cambieranno le cose, i tifosi sanno già che si devono attendere un mercato low profile. Sperando che Pradè trovi dal cilindro colpi in stile Udinese, per la serie vendo i big demotivati - quei pochi - e compro gente che sputi il sangue (cosa che il suo predecessore non ha fatto negli ultimi due anni), in un'intervista che dall'interno della Fiorentina è stata giudicata 'a sorpresa' al presidente Cognigni, quest'ultimo ha anticipato impegni che neppure lui è sicuro di poter mantenere. Arriverà Montella? Può darsi, ma io fossi stato nei panni di Della Valle non avrei parlato di allenatori che mi piacciono, soprattutto dopo aver perso almeno un mese e mezzo dopo l'esonero (inevitabile) di Delio Rossi. La Fiorentina riparte da Jovetic, ma lui vuole rimanere in questa Fiorentina?

    Non sarebbe il caso di far parlare solo gli azionisti di maggioranza, il d.s. e poi il nuovo tecnico? A chi dice che tempo per fare le scelte ce n'è ancora, è giusto ricordare quella parola magica che si chiama programmazione. Il club viola, dall'esterno, dà la netta sensazione di agire con unaa velocità non consona al calcio, e con troppe anime al proprio interno. Qualcuno ha definito tutto questo il 'metodo Santiago Silva'. La scorsa estate sembrava non dovesse arrivare un vice Gilardino, e poi giunse in riva all'Arno un semi-carneade. Tradotto: vi facciamo credere che arrivano un d.s e un allenatore seri, e che faremo un mercato senza colpi; poi arriva una seconda scelta per le operazioni in entrata in uscita, si spaccia un allenatore semi-novizio come 'giovane rampante', e la mancata cessione delle star viene vista come un successo. Questo sembra tutto fuorchè un rilancio. 'Tutto cambi, perché nulla cambi'. E siamo a fine maggio. Siamo sicuri che la terza fase viola come l'ha chiamata 48 ore fa Cognigni, sia iniziata nel segno giusto?

    Altre Notizie